Ecco cosa dichiara Mike Browning, ex drummer dei Morbid Angel e dei Nocturnus, a proposito di questo disco da lui suonato, in un'intervista:
"Allora, chiariamo subito una cosa: "Abominations Of Desolation" è stato registrato nel 1986 sotto contratto con la Goreque Records, e si trattava del primo vero contratto per i Morbid Angel, dunque del primo full lenght effettivo. Non è mai stato un demo fino a che Trey Azagthoth ha deciso di scrivere sul sito ufficiale dei Morbid angel che era un demo, il che è una menzogna! Poi, Sterling non suonava il basso su "Abominations...", perchè le linee di basso furono suonate da John Ortega. Sterling rimpiazzò Ortega dopo le registrazioni di "Abominations...". Ecco quindi anche un altro dato incorretto, fra quelli riportati sul sito dei Morbid Angel da Trey. Trey sta cercando di cambiare la storia per soddisfare i suoi bisogni, ma si rende solo stupido in pubblico, se pensa che la gente creda in queste balle"
I Morbid Angel hanno iniziato con questo demo conosciuto altresì come "Scream For Blasphemies" dal quale arrivano già alcune song incise in questo album pubblicato nel 1991 e registrato nel 1986, un lavoro che è sempre stato la scorta compositiva della band, la dispensa dove l'ispirazione carente va a trarre nutrimento per completare i primi due album. Infatti tutte le canzoni di questo platter, eccezion fatta per "Demon Seed", sono state ri-registrate dalla band e catapultate negli album successivi, partendo dal debut "Altars Of Madness" fino a "Formulas Fatal To The Flesh". Nel progettino viene coinvolto come produttore David Vincent, in seguito bassista e cantante dei Morbid Angel stessi, che eseguirà un lavoro migliore su "World Downfall" dei Terrorizer, coadiuvato naturalmente da Scott Burns.
In "Abominations Of Desolation" regna sovrana l'approssimazione dei suoni, con un missaggio farraginoso che oscura completamente il basso, lasciando alla chitarra il riempimento delle orecchie, laddove la batteria, ancora legata agli stilemmi proto death del periodo, va a completare un sound che richiama un thrash metal spompato, una specie di moviola dei Sepultura formato "Morbid Visions", dei Possessed formato "Seven Churches", passando per i Celtic Frost di "Morbid Tales" con poca incisività nelle parti veloci. Non ci sono ancora i blast beat che Sandoval invece userà con intelligenza negli anni a venire e neanche la velocità ficcante del thrash, ma un drumming spesso simile a quello che adotteranno i Six Feet Under a partire da "Maximum Violence", accompagnato dalla voce di Browning che non è un growl puro e duro ma una sorta di soffio bolso prodotto da una strega con la bronchite, anzi ricorda certe scene della "Casa 4" . Le canzoni appaiono in veste migliore negli album seguenti, ad eccezione della ritmata "Angel Of Disease" sempre solcata dagli assoli di Trey Azaghtoth che portano allo sfinimento. Ma questa volta non ci lamentiamo: il ritmo è svelto ed il cantato ben aggressivo, rafforzato dalle care vecchie rullate a cascata in mezzo ad un sound memore di una frenetica corsa in ambulanza .
Canzoni killer, ancora allo stato embrionale, catturano già l'attenzione come "Chapel of Ghouls" ("Ghols attack the church/crush the holy priest...") che è sempre becera ed efficace , celere ma non troppo, con Browning e Azagthoth quasi a rubarsi lo spazio, anche se bisogna ammettere che il limite dell'album, togliendo la produzione inadeguata, è l'uso insistito dei solos che Trey spiattella nel corso dei brani, come ad esempio in "Demon Seed" o nella già classica "Lord Of All Fevers And Plague"("...ia iak sakkakh iak sakkakth/Ia shaxul/I call forth the god Pazuzu/I call forth the lord of plague"), dove ritorna in scena il demone rompiglione Pazuzu star in "L'Esorcista" di Friedkin, immerso in un bel scenario speed e preceduto dall'apertura della porta infernale. Bella anche "Welcome To Hell" (che diverrà "Evil Spells" in "Altars Of Madness"), pacata nel ritmo, che accelerà nel chorus con la voce ben calibrata che ripete "Welcome To Hell" e poi via con gli assoli. "Unholy Blasphemies" e "Abominations" sono solo dei gustosi antipasti per le versioni nettamente più heavy e ben suonate su "Blessed Are The Sick"
Oggi questo disco appare più come una curiosità che come un episodio valido di heavy metal estremo, tuttavia questo sound vecchio ha il pregio di evocare, cività lontane, lontane dai clamori della vita moderna, castelli nella tenebra, selve piene di spiriti, anche se non è ragione sufficiente per innescare la miccia di un death metal corposo e articolato. Tutto questo magma doom verrà invece condensato nell'episodio strumentale "Doomsday Celebration", tratto da "Blessed Are The Sick". "Abominations Of Desolation" è il primo e unico vinile dei Morbid Angel che ho acquistato nel 1991 senza sapere che c'erano altri prodotti più meritevoli di attenzioni nei paraggi, ed uno dei pochi con molta polvere sopra.
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