La buona musica esiste ancora. Morgan ne è la testimonianza.
Dopo le ondate filo-statunitensi di hip hop e r'n'b che vantano pessime imitazioni in italia, esce nel 2003 'Le canzoni dell'appartamento' di Morgan. Nella politica discografica degli ultimi anni questo disco è totalmente una voce fuori dal coro, finalmente un disco che tralascia l'aspetto commerciale e punta alla qualità della musica.
Una melodia lenta ma in progressione che da spazio alle liriche sempre molto molto forti ed a una voce che ha un'estensione notevole questo pezzo è altrove. The baby è il brano potenzialmente commerciale del disco che ha ricevuto anche una discreta rotazione sulle reti musicali ma che in realtà ha un testo che spiazza è una melodia davvero molto originale. Crash è il puro pezzo in stile Morgan testo come al solito originale e sempre significativo sorretto da una musica scanzonata.
Aria si abbandona al piano e alla voce, magnetica. 31 secondi di piano è la durata di Evaporazione ottimo intro della cover di De Andrè di Non arrossire. Il disco continua a scorrere velocemente passando da una piacevolissima Me alla seconda cover Se (if) dei pink floyd riproposta con grande originalità. Musica malinconica e struggente per italian violence probabilmente il pezzo più forte del disco seguito da Heaven in my cocktail che è invece rapido e incalzante quasi a contrastare l'atmosfera malinconica delle Ragioni delle pioggie.
Chiude il disco e non poteva essere altrimenti Canzone per natale pezzo a dir poco delizioso che come al solito mette in risalto i bellissimi testi di morgan: "le finestre accese le ombre tutte quante insieme a conversareper le strade tetre del quartiere un nuovo centro commerciale alberi che puntualmente giorno dopo giorno vengono a mancare".
Insomma nella collana alta fedeltà di ogni buon appassionato di musica questo disco non può proprio mancare.
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