TAXICOLOGISM: Pizza Maniac [Primo Sintomo]

Dopo mezzanotte, once upon two times... Assicurarsi di essere completamente soli in casa, spegnere le luci dell'intero domicilio, lasciare un televisore acceso in mute, lasciarlo sintonizzato su una televendita notturna di Mediashopping o su qualche canale che mandi in onda un qualche imbarazzante programma trash o di memorabilia degli anni '80, roba tipo Colpo Grosso o Drive In, mettere su questo CD nello stereo in una stanza illuminata da una sola lampada verde da scrivania. Ascoltarlo girandolando per la casa da una stanza buia all'altra. Bere una caraffa di caffè, fumare diverse sigarette. In alternativa curarsi di procurarsi un estraneo sul sofà che dorma, stesse sintonizzazioni ma in questo caso con l'audio on, lasciare accese lampade angolari di luce calda da living room e led di luce fredda sulla cucina. Rinchiudersi in uno studio privato con tutti i confort. Andare a rifornirsi più volte dal frigorifero.
Ripensare spesso a contratti e a viaggi di lavoro. Drones.

Alex Infascelli ha girato film usciti direttamente in edicola, ha diretto molti videoclip musicali tra cui uno per i Rifiuti Solidi Urbani (RSU), ha condotto per MTV brand:new, ha diretto il film che segue su un soggetto originale di un Cannibale, una produzione Rodeo Drive Ltd. Il Siero della Vanità (★★★) è un film cupo come Almost Blue (lì la colonna sonora era il crepuscolo dei Massimo Volume e The Sound Of Rome di Lory D), Luther Blissett non sta da nessuna parte ma sta dappertutto: luci del giorno e della notte acidate, psichedelizzate, terrorizzate, sbiancate, sbiadite, televisionizzate in anteprima involontaria sull'immaginario vaporwave Big Babol e Nutella + Piña Colada con antidepressivi, ansiolitici Darkene e tutta un'altra vasta gamma di farmaci ipnotici dai nomi fantasiosi con cui fare diete disastrose. Farmacitaliani. Stardom in TV, audience, visibilità, invasività, buzz, soldi, tanti soldi e investimenti promozionali. Ottima e intuitiva l'idea binaria finzionale/metaforica della scrittura. La realizzazione andrebbe discussa qualitativamente. Dopo una seconda visione sviluppare, previa presa di volontà, pensieri di svalutazione o rivalutazione. Aria malsana che svapora lenta e veloce senza interruzioni attraverso gli schermi, sgradevolezza dall'inizio alla fine. Non c'è possibilità di ragionevole compassione verso i personaggi. Non c'è agnizione, fanno proprio tutti schifo, fin dal principio, Morgan compreso. C'è un mago ebefrenico che si aggira tra gli studi televisivi, Sonia Norton è un replicante.
Si aspetta la tarda notte per la programmazione di FUORI ORARIO.

Avere la foto sulla pagina frontale de La Settimana Enigmistica. La determinazione, l'ambizione, l'immagine. In principio fu il verbo che ritorna sotto forma elettronica, alla fine saranno i pixel mediahertz nell'evo vaio della loro riproducibilità tecnica.
Narciso beve la sua immagine ma resta qui muto in Una Storia d'Amore e di Vanità.

Non è un film digestivo. È l'ostensione dello straniamento da sovraesposizione, o del suo contrario obliato, che a questo punto non è più una sensazione solo astratta ma una condizione concreta, ugualmente invisibile come la si può solo immaginare e perturbante come mai la si può prevedere. Il mostro continua a crescere nell'area metropolitana tentacolare senza parcheggio, grigia di cemento, nero lucida d'asfalto pioggiato tra i tubi di scappamento roventi in mezzo al freddo e agli autobus gialli, intossicata di apparenza compulsiva-depressiva e denaro, sola e individualista nei ristoranti alla moda.
Una condizione infantile anaclitica e allo stesso tempo alienata in stati di dipendenza e schiavitù ingoiati dalla centrifuga del caos. A volte la società rallenta invece che accelerare. Degrado fisico, ossessione, sottostima mediatica. Agenzie di Manipolazione Psicologica che esistono e agiscono come fantasmi. Stanchezza, sveglie chimiche, estetica artificiale. Mezzi d'informazione, metodi di trasmissione, mezzi di computazione di massa. Piovono speranze, non piovono speranze, piovono speranze, non piovono speranze. *(QUI SPECCHIARSI). Blipvert Corporate, la storia della pubblicità che si ripete.
Il Libro Italiano dei Morti è l'Auditel.


TOXICOLOGIST: 23 A.M. Subterraneon [Secondo Sintomo]

Oltre a tutte le mie questioni esistenziali devo subire i problemi personali
dell'analista da cui mi confesso le sere d'inverno.
(La Sua Dimensione)
Morgan ha sempre scritto e prodotto molta musica strumentale per l'audiovisivo, per il pattinaggio su ghiaccio, per il balletto, per l'aggiornamento teatrale e musicale dell'Arancia Meccanica messo in scena qualche anno fa al Bellini di Napoli.
Il Suono della Vanità è l'OST per il film di cui su al secondo paragrafo, lo stesso regista ci suona qualcosa in un paio di episodi e dura meno di una lavastoviglie. Soundtrack di genere rinnovato per piano elettrico e orchestra sintetica. Rinchiuso in quell'appartamento dal quale sembrava non volere più uscire scrisse per il film temi molto brevi, circondato da software di composizione grafica del suono, pianoforti preparati e distorti meccanicamente, sintetizzatori analogici monofonici, pezzi di dialoghi scenici da montare alla maniera del vecchio radio-dramma. Morgan è sempre stato (synth) pop, qui lo si ritrova ancora più cerebrale. Telefoni che non suonano, tentazioni di Badalamenti, una sola esplosione di Bernard Herrmann, un destino cattivo sottotitolato in Nadsat. Svincolato da dinamiche e tendenze commerciali discografiche scriveva cose scurissime e Lavorava col Favore delle Tenebre.

Con la musica dei Bluvertigo e con i suoi testi senza rime, coi due solisti ben misurati e con questo lavoro su commissione mostrava un rigore artistico ed estetico scomparso nel barocco ostinato e soverchio delle rare uscite attuali. Oggi, il suo beau geste punk-filofuturista al Festivàl del 2020 potrebbe passare alla storia nazionàl-popolare come "La famosa ripicca dell'Ariston" contro il Cospiratore no. 02 Bugo, come suggerito da BJLFP. Ma nel 2004 fu proprio il Cospiratore no. 01 Soave (che col secondo rappresenta la Combo di Sanremo) a produrre esecutivamente questa colonna sonora per la Mescal. Musica che tenta di tradurre da un lato all'altro pensieri e sensazioni tecnicamente intrascrivibili e dunque irriproducibili. Il Suono della Vanità ha la rara qualità, per una colonna sonora, di riuscire ad avere vita propria indipendentemente dal film. Un sound grave per un film greve su poltiglia umanoide gemebonda che dalle televisioni filosofeggia di Reality in Talk Show* che la gente continua a guardare con le TV ad alto volume negli interni dei palazzi per non sentirsi gli uni con gli altri. Morgan all'epoca era ancora un oggetto semisconosciuto ed era ancora il genero di Daria Nicolodi tra i cui antenati c'era il compositore, pianista e direttore d'orchestra Alfredo Casella. E questa musica ce l'ha il nero pece di discendenza familiare ferale perché transeunte o transitoria.
Morgan qui lavorava col favore delle tenebre su questa sua Musica da Requiem.

(Tendaggi statue red visione certo di sembra Laura -drive with a dead girl/wrapped in plastic- avere della Palmer la delle e dei e un room ad di punto.) I condizionatori e le ventole nei cessi esterni dei bar fanno una sinfonia; un quartetto di sirene con altoparlante: due appartenenti alle macchine dei Vigili Urbani, una in dotazione all'auto dei Carabinieri, una sul pick-up della Protezione Civile più un megafono in bocca al prete che gracchia e stride omelie fanno una canzone dissonante e avveniristica sotto le case per le strade vuote tutte a Todo Modo. E ancora sirene... Sirene d'ambulanze che sfrecciano psichicamente chiuse in un manicomio ad ascoltare musica classica trasmessa da Radio 3. Su Rai 3 c'è Blob.

Sonorità da nictofili. I lavoratori notturni della composizione ripongono gli spartiti e le matite e vanno a dormire un minuto prima che i lampioni della sera precedente e della notte passata si spengano e che faccia la sua comparsa un'ennesima nuova alba elettrica ad inaugurare nuovi tempi di lavoro diurni, e...
Questa era la ballata della città di notte,
del tempo che non passa, del buio che inghiotte,
di nuovo giocheranno l’illusione e la realtà,
e questa sarà la ballata della notte che verrà.

Chiaroscuri deliberatamente alterati di Sclavi Dopo Mezzanotte.


[BLACK MAIL (Gemini Soundscape) Confusion is Six]

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