La musica italiana rinasce insieme ad un memorabile album di Fabrizio De André, tutto questo grazie a Morgan, che con grandi capacità interpretative è riuscito a rispolverare questo capolavoro del grande Faber. Lo sto ascoltando proprio mentre scrivo queste righe, e devo dire che la qualità di quest'opera è impeccabile, almeno quanto l'originale. Ottimi anche gli arrangiamenti e la fedeltà di esecuzione. In poche parole un ottimo lavoro, nel nome di Faber il cui ricordo resterà sempre nella colonna sonora della nostra vita. Un'ottima iniziativa che lo rende ancora vivo, sopratutto per le nuove generazioni, che forse con questa rivisitazione conosceranno Fabrizio De André, e magari inizieranno ad ascoltarlo, così come ho fatto io quando nel 1996 (ahimé...troppo tardi, lo so) comprai "Anime Salve"...proprio da lì iniziai ad ascoltarlo sempre di più e cominciai a comprare tutti gli album e vi assicuro che "conoscere" De Andrè, è un'avventura meravigliosa. Un'Avventura nel mondo della buona musica, dei poetici testi, e di tantissimi ideali che rappresentano il mondo di Faber, il cantautore dei cantautori, il poeta che se n'è andato troppo presto da questo mondo che ha tanto bisogno di lui.

Morgan è riuscito ancora una volta a distinguersi, in un mondo musicale dove vediamo nascere troppi cantanti senza idee che vanno avanti solo per la loro faccia; lui si distingue perchè è un bravo artista, perchè è riuscito a fare una cosa che nessuno avrebbe fatto. Già nell'album "Le canzoni dell'appartamento" era riuscito a rivisitare una bellissima canzone di Gaber : "Non arrossire" e adesso ha proprio fatto centro. In queste righe non voglio recensire l'album, anche perchè non credo di essere in grado di farlo, vista la grandezza dell'opera, però ho voluto esprimere un mio parere su un'iniziativa che merita gli applausi più sinceri da un semplice amante della buona musica. Lo stesso applauso va alla Fondazione De Andrè. Concludendo, gli darei già da adesso il "premio Tenco"...sarebbe un premio MERITATISSIMO.

Elenco e tracce

01   Inizio (00:30)

02   Dormono sulla collina (05:05)

03   Un matto (Dietro ogni scemo c'è un villaggio) (03:15)

04   Un giudice (03:52)

05   Un blasfemo (Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato) (04:08)

06   Un malato di cuore (04:49)

07   L'inverno di Vivaldi (01:36)

08   Un medico (03:00)

09   Un chimico (04:58)

10   Un ottico (01:14)

11   Primo cliente (01:01)

12   Secondo cliente (00:53)

13   Terzo cliente (01:47)

14   Quarto cliente (00:44)

15   Il suonatore Jones (04:02)

16   Fine (01:41)

17   Coda (00:40)

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Altre recensioni

Di  ma3x

 Se il clone (o la cover-album) è tanto simile all'originale, devo essere proprio un patito del genere per pagare un totale di 17 euri per avere tale prodotto.

 Bello, molto bello, ma solo perché l'originale è bello, molto bello, dunque da bastardo lascio a te l'ardua sentenza.


Di  Ghemison

 In "Un matto" Morgan diviene delicato interprete psichedelico con un notevole trasporto nel canto.

 L'album merita dimostrandosi temerario, spesso innovativo, nonostante cada ogni tanto a livello di un ottimo lavoro d’artigianato.


Di  Ginger Drummer

 Morgan ha mostrato con questo disco il suo lato da cantautore, interpretando un disco che egli ha amato, e lo ha fatto con risultati a dir poco eccezionali.

 Un disco di una bellezza cristallina, reso ancora più meraviglioso dal lavoro sui suoni effettuato dal musicista milanese.