"Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò, di cui non si può  parlare, si deve tacere", parola di Ludwig Wittgenstein. Prendiamo un celeberrimo aforisma di Frank Zappa: "Parlare di musica è come ballare di architettura". E allora? Stando a quanto detto: di musica bisogna tacere. Sempre Zappa: "Gran parte dei critici musicali sono persone che non sanno scrivere, che intervistano persone che non sanno parlare, per persone che non sanno leggere". Nonostante ciò tutti abbiamo più o meno un'idea di cosa sia questa benedetta musica. Bene, prendete questa idea, buttatela nel cesso e tirate l'acqua.

I Morphine non hanno fatto altro che questo, privando la musica Rock del suo strumento principale, la chitarra; è un po' come prendersi beffa di trent'anni (e passa) di musica. Non è uno scherzo, non è da tutti superare le barriere imposte dalla coscienza comune, dall'abitudine e dal caso. Un po' come fece Chuck Berry quando si "inventò" il Rock 'n' Roll, come fece Beefheart quando lo distrusse. I Morphine hanno il grande merito di avere, per primi, proposto il classico misto di Rock & Blues senza chitarra. La loro è una ricerca delle possibilità della musica. Per questo sono grandi, per questa rivoluzione formale del Rock.

Avendo in mente il Blues tradizionale questa musica non la si può comprendere. Queste canzoni sono quanto di meno sublime possa esistere, schive, pacate, misurate e razionali (in netto contrasto con il Blues). L'emozione c'è, ma è quasi impercettibile a causa della predominanza della struttura sul contenuto. In realtà è tutto calcolato. In realtà i Nostri non hanno fatto altro che calcolare, per questo prima parlavo di rivoluzione formale. Un lavoro di testa. Non si sono inventati niente, hanno suonato solo quello che c'era sempre stato con strumenti diversi. Il risultato è un genere originale, unico e attuale (oggi è già un classico), ma con molti riferimenti alle origini.

La musica dei Morphine è una musica che vive di un contrasto meraviglioso. Il freddo raziocinio (nell'economia dell'opera nulla è lasciato al caso) e il calore avvolgente della voce di Sandman. La musica dei Morphine è una musica che si distingue da tutto il resto: strumentazione essenziale e pochezza del suono. Insomma, non hanno inventato niente ma sono stati tra i gruppi più originali di tutti i tempi, non hanno inventato niente ma in pochi sono andati "controcorrente" come loro.

I Morphine sono: Mark Sandman (voce e basso), Dana Colley (sassofono), Jermone Dupree (batteria dal 1989 al 1993 e dal 1998 al 1999), Billy Conway (batteria dal 1993 al 1998).

Per quanto riguarda l'album. Questo "Cure For Pain" (pubblicato nel settembre del 1993 e oggi difficilmente reperibile) segue l'epocale (non credo di esagerare) esordio "Good" (1992), che forse rimane il migliore della loro discografia. Un album (Good) dove tutta la loro arte è condensata in quaranta minuti scarsi. In "Cure For Pain" si possono notare dei cambiamenti per quanto riguarda il lavoro di produzione, per quanto riguarda la struttura dei brani e per quanto riguarda la strumentazione. La produzione è nettamente più usuale, i suoni sono più pieni e vivi. La struttura dei brani si "normalizza" un poco, non perdendo però in stile (quello dei Morphine) e quindi in bellezza. La strumentazione si arricchisce (in un paio di brani) della chitarra, nulla più. Rimane, a dominare la loro musica un profondo senso di malinconia. I 13 brani sono altrettante gemme che ascolto dopo ascolto mantengono inalterata la loro purezza. Forse è proprio questa la principale caratteristica della loro musica: la purezza.

Straordinario.

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