Un riff più duro del granito sfonda in un colpo solo la porta d'ingresso e inizia la corsa: si tratta del giro di "Deaf Forever", vera e propria locomotiva che spazza via qualsiasi ostacolo sul suo percorso e si trascina dietro un inarrestabile treno infernale che risponde al nome di 'Orgasmatron'.
E' così, con un vero e proprio sfondamento, che inizia un album, "Orgasmatron" appunto, che non ha altre pretese oltre a quelle di essere devastante dall'inizio alla fine e di friggere le orecchie dell'ascoltatore, premesse che in buona parte saranno mantenute.
Recente cambio di formazione nei Motörhead di Ian Fraiser Kilmister conosciuto amichevolmente come Lemmy, l'unico punto fisso effettivo della band che, appena due anni prima della pubblicazione di questo album, vede uscire di scena i leggendari Eddie Clarke e Phil Taylor, rimpiazzati da tre nuovi elementi, Wurzel e Phil Campbell coppia di chitarre e l'ex Saxon Pete Gill dietro le pelli.
Nel 1986, dopo un periodo di rodaggio, esce quindi il lavoro di un gruppo compatto e in piena forma, il più distruttivo dai tempi di 'Ace of Spades'. Dopo il primo mid-tempo, vero capolavoro della band che dà una carica bestiale con il suo ritmo incalzante, dal quale però si evince anche quale sarà il vero e unico punto debole del disco, ovvero la produzione e il suono veramente poco adatti, si passa a una scarica senza interruzione di pezzi tiratissimi e intrisi di quello stile che tutti i fan dei Motörhead cercano e molto spesso riescono a trovare: in particolare si distinguono la spensierata "Nothing Up My Sleeve" e la graffiante "Claw", con un intro tritatutto di batteria preso direttamente da "Overkill". Con la sesta traccia si ritorna a un tempo più cadenzato, ma la qualità non si abbassa: "Built For Speed" è un classicissimo, qui le chitarre si intendono alla perfezione con riff hard-rock mentre Lemmy sostiene, nel caso qualcuno non se ne fosse accorto, di essere nato per il rock'n roll, tutto quello che gli serve, e di essere quindi stato costruito per la velocità.
Velocità che ritorna a bomba con il settimo brano "Ridin' With The Driver", che introduce al gran finale con fuochi d'artificio: prima la conosciutissima "Dr. Rock", traccia rock'n roll, ovviamente appesantita al punto giusto, non scontata nel parlato ma orecchiabile, anche se non una delle mie preferite; poi finalmente è il momento della title-track, una lunga cavalcata sostenuta da un strana ritmica "sospirata" che fa intendere chiaramente a cosa allude il nome 'Orgasmatron'. Raffigurato anche sulla copertina ormai leggendaria, è Orgasmatron in persona, ovviamente impersonato dal bubbolone Lemmy, che si presenta e ci parla di lui con una voce ancora più roca e più cattiva del solito, regalando un'inimitabile atmosfera pesante e sotterranea, rovinata solo in parte dal solito difetto del suono, troppo pastoso e più "leggero" del solito; la qualità della registrazione tornerà invece ottima con "Rock'n Roll", l'album che seguirà.
Ma la cattiveria e la strabordante carica che i quattro vogliono trasmettere arriva ugualmente a destinazione e i grandi pezzi contenuti nel disco si faranno valere, come sempre, molto di più dal vivo.
Ancora una volta, Lemmy insegna.
'Orgasmatron'
1986
Line-Up:
Ian Fraiser "Lemmy" Kilmister: Vocals & Bass
Philip Campbell: Guitars
Wurzel: Guitars
Peter Gill: Drums
Tracklist:
1) Deaf Forever
2) Nothing Up My Sleeve
3) Ain't My Crime
4) Claw
5) Mean Machine
6) Built For Speed
7) Ridin' With The Driver
8) Doctor Rock
9) Orgasmatron
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