Le band di una certa qualità dalle nostre parti ormai si sono estinte, In questo periodo i locali si sono specializzati nella "serata tributo", che in genere, se non conosci il gruppo in questione dopo 2 canzoni è una certa palla... Manca quella band che ti sa dare il meglio della storia del rock e in più ti sa coinvolgere. Una band simile ai Mr. Pig insomma.
Capitanata dal frontman Michele Luppi, dal timbro potente e unico, vede alla chitarra a sette corde il "Dr Viossy" (Michele Vioni, collaboratore con l'AMM-NATIONAL SCHOOL), "JT" al basso (Giorgio Terenzani), e il "Mago" (Riccardo) Merlini alla batteria. Tra questi 4 personaggi è impossibile definire chi di loro è quello più dotato tecnicamente.
Finalmente ritornano anche nel veneto dopo 2 mesi di assenza che sono serviti per mettere a punto il nuovo show "Rock Revolution", dove si è voluto non dire nulla per tenere vivo il mistero. Il locale dove si terrà l'atteso concerto è il "Mozzicosauro", a Rovigo, nella zona del centro commerciale e come al solito ci vorrebbe il navigatore, ma senza ci affidiamo alle indicazioni dei rodigini. Partiti da Montagnana (PD) alle dieci e mezza io e la mia ragazza arriviamo, dopo esserci persi 2 volte, al locale alle undici e quaranta. Il "Mozzico" non è ancora pienissimo e riusciamo a metterci davanti mentre il gruppo aveva già iniziato e sta eseguendo "You Could Be Mine" dei Guns (mi pare, ho sentito gli ultimi dieci secondi). Ci piazziamo nelle prime file e il gruppo inizia "Burn ": la voce è talmente potente che quasi mi casca la mascella dallo stupore, ma quando si ascolta il buon Michele è cosi! Nessuna novità dunque, queste sono ancora le classiche canzoni che il gruppo proponeva già prima di Rock Revolution... penso... ma dove sarà la novità?
Eccola! Con "Think" di Aretha Franklin, in stile Extreme, hard-funk-rock, si esplorano atmosfere soul dove la voce dà il suo contributo con sentimento e personalità. Si continua con "Highway to Hell" con 2 simpatiche donzelle come cubiste, e si festeggia il compleanno del frontman che finge di avere una crisi di mezza età. Ancora una novità: viene proposta la colonna sonora di "Rocky" riarrangiata dai 4 maialini, con il buon Michele alle tastiere. Poi c'è la classica parentesi prog: le solite due canzoni dei Dream; "Sorrounded" e una tutta strumentale con un tempo dispari assurdo e che il gruppo esegue come al solito in maniera impeccabile, poi ci sono i siparietti del frontman che prima chiede tre limoncelli ma ne riesce a bere solo uno, visto che non era allungato con l'aranciata come al solito... si prosegue con una canzone lenta e paciosa che credo sia la fantomatica cover della Morrisette che ha dato scandalo, poi è la volta del "Mago", che ci regala un assolo di batteria di 6-7 minuti magistrale, che colpisce anche il non addetto ai lavori aggiungendoci un po di bacchette roteanti e suonando con la punta del piede destro il pedale della cassa e con il tacco quello del charleston... poi, sebbene sia stanco morto Michele lo invita a cantare una ballad che potrebbe essere presa dal repertorio di Bon Jovi, e tutti quanti cantano mentre il Grande Mago tira il fiato. Un altro applauso per la performance vocale del batterista che inizia subito "Enter Sandman" cantata da Vioni nella strofa mentre nel ritornello Luppi prende per il culo il timbro di Hetfield dispensando alla cazzo "OH YEAHH!!" nel bel mezzo dell'assolo.
Subito dopo segue un medley metallico di canzoni pop, eseguendo successi di Nek e Ligabue e i metallari più ubriachi non riconoscendole continuano ad handbangheggiare. Poi un'altra novità; i Darkness! E con "I Believe In a Thing Called Love", l'instancabile "Miguel Lobos" (citazione colta) fa il "giochino", cioè canta il ritornello ogni volta alzandolo di un tono, fino ad arrivare ad una nota assurda (spero in falsetto) da frantumare i bicchieri e i timpani. Durante la cover dei Kiss ("RnR All Night") arrivano sul palco tre reggiseni richiesti alle tre gatte morte in prima fila, ormai, auto-promosse grupies.
Con "Carrie" la voce di Michele fa incazzare da quanto è perfetta e piena di emozione. Il concerto finisce con "Welcome To The Jungle" e un'altra canzone appositamante riarrangiata per lo show "Rock Revolution": "Baba O' Riley" a là Mr. Big... Il finale è da brividi e rivedo i fantasmi di Gilbert, Sheehan, Torpey e Martin (anche se non sono ancora morti ma fate finta di nulla) che battono il 5 a questi fenomeni...
Spettacolo godibile, voce e strumenti tecnici all'inverosimile, ma suonati col cuore, suonati per il pubblico. ANCHE SE... i Mr. Pig mesi prima regalavano qualcosa in più... va detto che il pubblico non era tanto (200 persone) ma un po freddino e le canzoni del nuovo show più sul "già sentito" e meno pesantine.
Ma tutto sommato questa era una recensione tributo, per una grande band che fa un gran tributo alla storia del Rock.
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