Tom Petty non sbaglia un colpo! Lo dimostra questa sua ultima uscita discografica che odora tanto di anni settanta. Dopo aver fatto esordire dopo quasi quaranta anni i Mudcrutch con un lavoro splendido, figlio diretto di Byrds e Flying Burrito Brothers, che ha ricevuto elogi meritatissimi dalla critica e un'ottima accoglienza di pubblico, Il biondo musicista della Florida ritorna con una pubblicazione atipica. Un live album sotto forma di ep, della durata di circa mezz'ora. La breve durata del disco non deve però trarre in inganno perché si tratta di una proposta musicale semplicemente esplosiva.
Il gruppo suona una musica country-rock molto anni settanta abbastanza diversa da quella che di solito Tom suona con gli Heartbreakers, ricca di lunghe e fluide jam chitarristiche. Un suono, quello dei bravissimi Mudcrutch che viaggia sicuro sulle improvvisazioni delle chitarre del grande Mike Campbell, un'istituzione musicale statunitense e dell'ottimo Tom Leadon. Tom Petty, relegato al basso, canta con grande entusiasmo e Il professore Benmonth Tench completa il tutto con la sua maestria innata. Non c'è alcun tipo di tensione intorno alla band. C'è solo tanta voglia di divertirsi. E si sente.
L'ep, registrato nel corso del breve tour tenuto dal gruppo tra aprile e maggio del 2008 in California, è costituito da solo quattro brani. Ma che brani! "The Wrong Thing To Do" è un classico pezzo pettyano, vincente e ricco di pathos. "Bootleg Flyer" è un rock deciso, teso e serrato che avevamo già apprezzato sul disco in studio. La lunga "Crystal River" è uno spettacolo dove Petty e i suoi musicisti si lanciano in una lunga jam rock-psichedelica ricca di assoli ed invenzioni. Una canzone, ma è ridicolo chiamarla così, che ci fa capire di che pasta è fatta questa grande band. Giusto in chiusura arriva "High School Confidential", un classicone di Jerry Lee Lewis riletto con divertimento. Un omaggio alle radici del Nostro che non poteva mancare e che conclude un ep splendido e potente che ci mostra un artista in forma con una band formidabile. Resta il rammarico di non poter avere tra le mani un concerto intero e completo ma di questi tempi è meglio sapersi accontentare.
Piccolo disco, grandissima musica!
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