Se gli anni '90 hanno consacrato Seattle capitale del grunge e Manchester capitale del brit-pop niente e nessuno può togliere a Reykiavik e all'Islanda in generale la paternità di uno stile di musica elettronica che fonde alla meraviglia atmosfere eteree e accurate melodie. Islandesi sono anche i Mùm, band che soprattutto dopo l’album ‘Finally We Are One’ datato 2002 comincia ad entrare di diritto tra le certezze del genere. Forti segnali in tal senso si erano già registrati con l’esordio avvenuto un anno fa con ‘Yesterday Was Dramatic Today Is Ok’ .E' infatti incredibile come non si faccia in tempo a inserire nel lettore questo album per ritrovarsi a ricercare nelle note del libretto i nomi illustri dell’ultima ondata di ‘elettronica intelligente’. Vedetela così le eteree e minimali ninne-nanne del quartetto islandese sembrano generate da un supergruppo in cui il geniale Aphex Twin cura la parte 'elettro-rumoristica', in cui le parti strumentali sono opera degli inafferrabili Sigùr Ròs e in cui le incursioni vocali sono curate dal folletto Bjork. Lavoro minimale e affascinatamente notturno figlio di sofisticate influenze che lo inseriscono di diritto nelle piacevoli sorprese che non ti aspetti.
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