Con Absolution i Muse si affermano come una band straordinaria capace di stare nel music business, ma allo stesso tempo di prendere decisioni proprie soprattutto per quanto riguarda lo stile.
Il power trio americano lavora assai bene e Matthew Bellamy sembra proprio essere in una forma strepitosa sia a livello vocale che strumentale.
Il genere che il trio ci propone e difficilmente definibile se non catalogando come un post-rock influenzato da qualche scheggia di metallo fuso (a livello di chitarre soprattutto) e con qualche spruzzatina di elettronica qua e là a rendere l’atmosfera più attuale se non futura.
Le tematiche trattate nei testi sono profonde e spesso con riferimenti filosofici, ma anche spesso molto concrete, tipicamente però tendenti al dramma come ci hanno d’altronde abituato da sempre.

Un disco piacevole ben registrato e con canzoni molto catchy ed ascoltabili.

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