I Muse sono nati artisticamente nel lontano 1997 e dopo i primi due album di cui il secondo il migliore, a mio avviso, la band è esplosa in tutto il mondo, ed eccoci qua, nel 2013 esce il loro sesto album, che prende il nome dalla seconda legge della termodinamica.

I Muse sono conosciuti sopratutto come "animali da palcoscenico" e dapprima storcevo un po' il naso ma dopo averli visti a bologna mi sono ricreduto. Si vede che questo progetto è lievemente diverso dal precedente e a mio avviso anche migliore. Sopratutto per la variazione dei generi infatti si passa dalla classica canzone dei Muse come supremacy al dubstep (se si può chimera così) di The 2nd Law: Unsustainable. A mio avviso le prime tre tracce valgono da sole l'acquisto del cd, la prima traccia è supremacy che era candidata a diventare la sigla del film skyfall, ottima traccia iniziale. La seconda è il primo singolo del progetto, ovvero madness che mischia sapientemente suoni elettronici al classico stile della band. La terza traccia è alquanto sperimentale, infatti la band si tuffa nel funky, e il risultato è davvero niente male, peccato per il video trash che da poco è in rotazione su mtv, un vero peccato perchè i muse per attirare l'attenzione non hanno bisogno di questo tipo di video... Dopo il preludio c'è survival che è stata scelta come colonna sonora per le scorse olimpiadi e al dire il vero il testo lo fa intuire, una bella traccia, forse un po' troppo pompata, ma davvero niente male. Con follow me i Muse tornano a sperimentare sonorità nuove ossia quelle elettroniche per un risultato davvero eccezionale, poi la scelta di introdurre il brano con il battito cardiaco del figlio del cantante è la ciliegina sulla torta. Ecco la prima canzone lenta del disco ed anche qua niente da ridire, ottime melodie e inoltre ottimo testo, secondo me sarebbe un ottima scelta per l'ultimo singolo dell'era. Explorers è un ottima traccia ma forse la più debole del progetto, 6.5/10 ed ecco la seconda grande novità della band dalla traccia 10 alla traccia 11 a cantare non è più Matthew ma il bassista per un risultato niente male, non avrà la voce di Matthew ma le traccia sono soddisfacenti. Le ultime due tracce potrebbero essere considerato le due outro del cd, la prima e secondo me la più bella è una vero gioiello in quanto la band sperimenta per la prima volta il dubstep secondo me è meglio vederla come la fanno dal vivo che non sentirla sul cd.

In conclusione l'album è davvero ottimo e ben riuscito a mio parere quasi tutte le tracce se non tutte hanno possibilità di diventare singoli. L'attesa di tre anni ha dato i suoi frutti. certo non saremo ai livelli di "origin of symmetry" ma secondo me è il loro secondo miglior cd ed un grande passo in avanti da "resistence" che se devo essere sincero non mi aveva "preso" del tutto!.

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