My Bloody Valentine - Loveless -
Chi erano i My Bloody Valentine? Allucinati psiconauti scozzesi, partiti dalle suggestioni dark-gothic (ascoltatevi, tanto per capirci, il primo "This Your Bloody Valentine") e giunti alla sperimentazione sonora, al noise rarefatto, alla psichedelia dei tetri e anti-utopistici anni '80, a quel suono che i tanti chiamano "Shoegaze", ovvero il punto di non ritorno o di rinascita di tutto un modo di intendere il pop ed il rock.
"Loveless" è un disco spesso citato ed ovunque incensato, ma non a torto! Con questa LP pubblicato nel 1991 i My Bloody Valentine, fino a quel momento autori del grandioso "Isn't Anything" e di alcuni validissimi Ep, esasperano la loro propensione noise ed il loro approccio visionario applicato alla musica. Sonorità che si richiamano, da una parte, ai Pink Floyd più onirici e, dall'altra, al suono chitarristico carico di feedback caratteristico di geniacci come Jesus & Mary Chain e Velvet Underground. E' tanto inutile citare in maniera noiosa e pedissequa tutte le tracks contenute nell'album ed i loro titoli perchè, con il passare del tempo, ho maturato una convinzione tanto ovvia quanto vera: "Loveless" va apprezzato nel suo complesso, come una suite allucinata e straniante che, in maniera delicata, ci conduce nei recessi della nostra mente, del nostro inconscio per farci, infine, incontrare il nulla o il tutto che regge e governa il mondo.
Considerazioni mistiche a parte, anche se difficilmente trascurabili ogni qualvolta ascolto questo disco, "Loveless" si presenta originale e sconvolgente proprio per il seguente motivo: è un disco in grado di coniugare in maniera perfetta e sublime muri sonori di chitarre con graziose e delicate melodie Pop, oltre che il minimale approccio post-punk con le suggestioni acide degli anni che furono. Un passo avanti,quindi, rispetto al formato canzone ,pur estremizzato, tipico dei loro cugini Jesus & Mary Chain.
Non per niente "Loveless" viene spesso citato da esponenti di vari e disparati generi musicali: dai Type O Negative ai Primal Scream, dai Dinosaur Jr. ai Katatonia. Un'opera magna che non può lasciare indifferenti nemmeno gli amanti di proposte sonore che nulla, o poco, hanno in comune con i nostri e, sicuramente, uno dei più significativi ed importanti dischi degli ultimi vent'anni.
Parole già lette o già sentite? Verissimo! Ma, per una buona volta, fidatevi di questi benedetti recensori e fatevi un regalo destinato a durare per sempre: acquistate, se ancora non lo avete fatto, una copia di "Loveless" e godrete all'inverosimile! Dischi come questo hanno il raro pregio di stordire al primo ascolto ma, in un secondo tempo, sanno farsi amare oltre ogni limite. Una porta aperta verso un'altra dimensione... ecco che cosa erano i My Bloody Valentine.
PS: Nutro forti e inguaribili dubbi riguardo un loro presunto ritorno discografico. Sarò un inguaribile romantico ma ritengo doveroso, per gruppi geniali come questo, fermarsi dove si sono fermati e consegnare il loro nome ed i loro suoni al mito ed alla leggenda
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