Nello stesso anno (1992) in cui i Paradise Lost pubblicano Shades Of God, e gli Anathema muovono i primi passi nell'underground, i My Dying Bride, secondo nome importante della scena Doom/Death albionica a pubblicare un disco (sempre per la Peaceville), pubblicano il loro primo full-lenght As The Flower Withers, opera ancora immatura ma indicativa di quella che sarà l'evoluzione del sound della sposa morente. A scanso di equivoci è necessario dire subito che tredici anni fa la band di Aaron Stainthorpe suonava in modo decisamente diverso.
Dopo l'intro orchestrale Silent Dance, la prima vera e propria canzone che ci viene proposta è la prima, leggendaria (e troppo spesso dimenticata) versione di Sear Me. La melodia ricorda molto la versione presente su Turn Loose The Swans con la differenza che il brano è tutto elettrico e accompagnato dal growl di Aaron. La canzone non disdegna ardui stacchi accellerati per poi ritornare a partiture lentissime e chiaramente ispirate dai Cathedral e dai Candlemass meno epic. Comunque un capolavoro. La terza traccia cambia decisamente registro. The Forever People, della durata di soli 4 minuti (contro una media di 8 a canzone), rappresenta un altro classico della band inglese, tuttora eseguito in sede live come chiusura di concerto.
Il motivo non è difficile da indovinare, la canzone è molto veloce (per gli standard del gruppo) e trascinante, sostenuta da frequenti e repentine accellerazioni che la rendono un brano nettamente più efficace dal vivo (vedasi il DVD "For Darkest Eyes").
É poi il turno di The Bitterness And The Bereavement, brano decisamente più doom-oriented, lento cadenzato e oscuro al punto giusto.
Vast Choirs, quinta traccia del disco, è quella più particolare. Qui il Doom va pressochè a farsi benedire e le influenze di Death, Obituary e dei primi Bathory prendono il sopravvento. Il brano è una vera e propria scheggia sparata a velocità inaudite. La voce scende nel growl più profondo e cavernoso e lungo tutti gli otto minuti del brano non c'è un attimo di tregua. Il risultato è annichilente, un autentico capolavoro di cattiveria messa in musica.
Ma il meglio viene con The Return Of The Beautiful, interminabile e sofferta.
Il brano alterna diversi passaggi di natura differente, ma accomunati da un disagio di fondo opprimente e privo di una via di uscita.
Assolutamente terrificante la prova vocale di Aaron Stainthorpe ancora in growl, che inserisce qua e là delle risate sadiche (come quella sulle parole "She Gives Herself To Me", direi che non c'è bisogno di commenti) e disturbanti. Ogni commento al testo è superfluo, bisogna leggerlo poichè è impossibile descrivere quanto inquietante e disturbante sia. Musicalmente il brano si dipana per otto minuti lento e nero, per lasciare poi spazio a terrificanti rumori al nono minuto della canzone che sembrano delle urla strazianti di donna. Seguono infine negli ultimi due minuti partiture velocissime. Il brano si chiude come era iniziato, come una marcia funebre, tristissima e sofferta. Chiude il disco un altro brano veloce, Erotic Literature, a dire il vero abbastanza anonimo ma comunque di buon livello.

Senza dubbio As The Flower Withers è un disco ostico e pesantissimo, probabilmente inascoltabile per chi non ha familiarità con il genere.
Tuttavia a distanza di tredici anni dalla sua pubblicazione resta qualcosa di incredibile. Infatti, sebbene il concetto di estremo in campo Metal si sia spinto ben oltre nell'ultimo decennio, un disagio e una disperazione così opprimenti difficilmente riuscirete a trovarli altrove, se non in altri dischi di questa leggenda chiamata My Dying Bride...

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