Al giorno d'oggi non è così facile come potrebbe sembrare trovare dischi in grado di trasmettere una così abissale oscurità. Ma qui siamo di fronte al suono di ogni disperazione, paura e angoscia. Siamo di fronte all'ultimo lavoro dei My Dying Bride.

A mio parere mai come in questo disco la band era riuscita a trasmettere atmosfere così tetre e claustrofobiche.
I brani sono, come sempre, lunghi e lentissimi a partire dall'opener THE WRECKAGE OF MY FLESH. Ogni singola nota infatti, è come una coltellata dritta nello stomaco per pesantezza, ossessività e disperazione. I brani sono inoltre accompagnati da un eccellente lavoro di tastiere che creano fenomenali intermezzi come in THE SCARLET GARDEN.

Aaron si conferma un cantante straordinario in grado di passare da un cantato straziante e lamentoso ad autentiche esplosioni di rabbia come in CATHERINE BLAKE e THE PRIZE OF BEAUTY a mio parere alcuni dei brani più belli mai composti dal gruppo Inglese.

Come sempre bellissimi i testi tra cui spiccano quello di MY WINE IN SILENCE e soprattutto la tenebrosa leggenda raccontata in THE BLUE LOTUS.
Terrificante è invece AND MY FURY STANDS READY, forse il brano più dark e inquietante dell'intero disco di cui rappresenta uno degli apici più evidenti.
L'ultima traccia A DOOMED LOVER è l'epitaffio di ogni speranza; in mezzo al suono abissale del basso e le melodie di chitarra che si fondono alla perfezione nel brano fino a diventare vere e proprie urla lancinanti di dolore, Aaron declama con rassegnazione le ultime disperate parole di debole luce di queste canzoni della più profonda oscurità.

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