My Extra Life Time 99 è un progetto elettro-rock con influenze post-punk ed industrial realizzato dal duo Cristiano Neila e Luca Salvati (ndr).

Intervistare Criss può essere un problema, è sempre pieno di impegni.
Ma basta risucire a promettergli qualcosa che gi faccia gola. Tipo del cous cous o una Weiss.
A primo impatto sembra un ragazzo timido, che ti sorride con gli occhi neri socchiusi, ma dopo un po' si scalda e inizia a parlare di se', e ti accorgi che l'apparenza può ingannare!

Criss ha imbracciato la chitarra per la prima volta a 14 anni, e da allora non l'ha più mollata. E' sempre stato appassionato di musica, si dice che canticchiasse il motivo di "9 settimane e ½" a 4 anni! -Sarà passione per la musica o per qualcos'altro? (nda).
Dopo aver preso alcune lezioni da un maestro ha proseguito i suoi studi sia teorici che pratici da autodidatta, arrecando non poco fastidio ai genitori ed ai vicini di casa. Il suo gusto musicale si è manifestato sin dall'inizio: appena uscito "Ok Computer" ha iniziato ad ossessionare il mondo. Dopo un anno di chitarra Criss ha iniziato a suonare anche il basso in un gruppo Punk, con dei compagni di scuola, per poi prender parte a diverse formazioni.
Ha suonato Rock e Hard Rock con "Gli Avvocati", con cui si è esibito in diversi locali (come Stazione Birra e Horus Club).
E' passato poi per l'Indie con gli "Stone Cold", con cui è approdato al Circolo Degli Artisti.

Nel corso degli anni ha realizzato una piccola sala prove dove potersi immergere nel suo mondo, ed è lì che ha dato luce al suo primo lavoro importante (dopo Silent Breathing - 2006, e Mind - 2008) dando vita a Melt99, autoprodotto. Il titolo del disco (e nome del gruppo) suona molto anni 90, ed anche la grafica conferma questa prima impressione. Melt99 è l'acronimo di My Extra Life Time 99, dove My Extra Life sta a sottolineare il fatto che la produzione di questa musica è avvenuta in una sorta di vita parallela, e Time 99 è una chicca per soli Nerd!

Al primo ascolto il pezzo che mi ha colpita di più è stato "Fatless L7", l'ho sentito pieno di suoni, mai noioso, ipnotico ed elettronico ma ruvido al tempo stesso. La voce distorta e la chitarra a tratti delicata e a tratti graffiante mi ha fatta innamorare subito. Da grande fan dei Nin e dei Depeche Mode ho apprezzato subito il genere ma ci ho sentito qualcosa di più.
In seguito ho dedicato più attenzione anche alle altre tracce, che all'inizio non avevo memorizzato, ed ho scoperto che in realtà c'era molto di più di quello che ricordassi. I suoni elettronici sono ben mescolati con la chitarra e la quasi totale assenza di voce li rende ambient al punto giusto, ritmati ed industrial, con diverse variazioni di velocità, che aiutano a mantenere l'ascoltatore interessato. Il suono è rotondo ma tagliente, e a volte tradisce i gusti dei musicisti (Cristiano Neila e Luca Salvati).

Criss quando gli dico le mie impressioni sul disco ci scherza e minimizza ma io ho creduto che valesse la pena tener d'occhio questo ragazzo sin dalla prima volta che l'ho visto ed ascoltato.
Attualmente, dopo la laurea in Informatica, sta studiando per diventare Ingegnere del suono, e presto sarà di nuovo a lavoro per mettere su dei Live e un nuovo lavoro.
A breve inoltre verrà pubblicato il secondo video autoprodotto, dopo "Where Are My Emotions?".

Intanto gustiamoci qualche pezzo e speriamo di vederlo suonare e cantare presto!

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