A tre anni di distanza dall'esordio di "Wolves", i My Latest Novel arrivano al secondo, attesissimo album. Album che deve, o forse dovrebbe essere la conferma effettiva. "Deaths and Entrances" è anche l'album di un mezzo cambiamento stilistico, infatti, gli scozzesi portano la loro musica su un indie rock orchestrale, mantenendo comunque quel piglio post-rock e folk ancor maggiormente dimostrato nel precedente lavoro. Davvero notevole l'acquisto di una certa epicità, tenuta in piedi anche dai cori che spesso accompagnano musiche dalle vesti un po' dark, che riflettono tuttavia bagliori di luce ( soprattutto nei momenti più pop). E tutto ciò si adatta davvero bene ai testi, che parlano di vita, di morte, di guerra ma anche di occasioni perdute e di rinascita; muovendosi tra toni prettamente romantici, ma anche drammatici. Non per niente il titolo dell'album proviene da un famoso poema di Dylan Thomas.

I rimandi più assicurati sono senz'altro gli Arcade Fire, gli Arab Strap,  ma anche il post dei Sigur Ròs e addirittura dei conterranei Mogwai.

Linee melodiche trascinanti ed avvolgenti appaiono sin dall'iniziale "All In All In All Is All", dove si notano i quasi onnipresenti intrecci di chitarra e violino. Lo stesso avviene in "Dragonhide", che dona dei momenti di massima emozione una volta che la sua tesissima rete orchestrale raggiunge l'epico sbocco. Ed è proprio quest'ultima la particolarità dell album, ascoltate appunto altri brani  come "I Declaire A Ceasefire"; le più intima "If The Accident Will" e "Reappropriation Of The Meme"; le continue mutazioni di "Hopelessly, Endlessly" e la bellissima conclusione di "The Greatest Shakedown". In altri brani, invece, affiorano bassi in pieno stile new-wave, chitarre più pesanti e  frammenti shoegaze; ascoltate ad esempio la coppia "Argument Against The Man"- "Man Against The Argument". Per il resto rimangono quei pochi momenti noiosi: canzoni forse troppo pop da classifica come "A Dear Green Place" o brani a metà tra songwriting e ballata come "Lacklustre".

In sostanza, quindi, "Deaths and Entrances" è un buon disco, col quale i My Latest Novel potrebbero avvicinarsi ad un pubblico più grande; certo, magari qualcosa di più innovativo non avrebbe guastato. Di conseguenza qualche piccola finitura e qualche ritocco gioverebbero molto, per una band che sta segnando comunque una certa nuova espressione orchestrale.

Voto: 6,5/10

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