My Latest Novel provengono dall'unica parte del Regno Unito che sembra ancora dare segni di vita(lità): la Scozia. La loro musica è una gustosa e spesso personale miscela di vari elementi, tutti comunque di matrice prettamente folk. Vi sono richiami al folk tradizionale, alle delicatezze dei Belle and Sebastian, a certa epicità Arcade Fire, al folk americano visto con occhio albionico alla Mojave 3 ma ciò che sembra condraddistinguere queste composizioni dandogli un carattere particolare è il rapporto tra parti vocali e strumentali.
I My Latest Novel infatti ignorano tranquillamente la classica struttura verse-chorus-verse e inseriscono lunghe parti strumentali praticamente in ogni possibile variante. All'inizio del pezzo, a mò di intro, nel mezzo, alla fine, tutto pur di superare lo stretto confine della pop song. Le parti strumentali sono spesso belle, ornate di violini e strumentazione acustica. A riportare alla familiarità del pop ci pensano le parti vocali, sempre melodiche e suadenti.
Non sempre la miscela funziona alla perfezione, in particolare non convince quando si allontana troppo dall'equilibrio e dalla misura che contraddistinguono il disco, in particolare nel parlato di "The Job Mr.Kurz Done" o nella smodatezza di "When We Were Wolves". Convince invece la volontà di seguire una via personale che potrà dare interessanti frutti anche in futuro evidente in pezzi come il quasi strumentale "Ghost in the Gutter", la suadente "Lego", la delicata "The Hope Edition".
Un debutto molto valido con interessanti margini di miglioramento.
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