Ragazzi che artista Nada!
Ho scoperto non da molto il talento di questa atipica cantante italiana grazie ad album più recenti come "L'amore è fortissimo il corpo no" e "Tutto l'amore che mi manca", dischi bellissimi, che vi consiglio vivamente, opere di una bravissima cantautrice rock dotata di una marcata tendenza "maudit". Prima di ascoltare questi due album conoscevo Nada solo in virtù di quel famosissimo e ballabilissimo pezzo riportato nei '90 al successo dai Super B (a proposito, qualcuno sa che fine abbiano fatto?), "Amore disperato", che d'altronde ho sempre considerato apprezzabile...
Poi la scoperta: Nada ha fatto un disco, nel lontano 1973, scritto interamente da Piero Ciampi! Sì una giovanissima Nada, all'epoca ancora solo interprete, dopo successi come "Ma che freddo fa", incredibilmente si rimette in gioco, tuffandosi in un progetto pericoloso per la sua carriera, dimostrando coraggio, non scendendo a facili compromessi e seguendo un proprio percorso artistico.
"Ho scoperto che esisto anch'io" quindi è essenzialmente un disco di Piero Ciampi, cantato magistralmente da Nada, che ricalca fedelmente nell'interpretazione lo stile dell'autore. Personaggio scomodo, Ciampi è stato un cantautore di grande importanza, a cui è stata intitolata una prestigiosa rassegna musicale ma, ancora tutt'oggi, sconosciuto al grande pubblico. Livornese, "Piero Litaliano" (così si faceva chiamare) era un "giocatore" che amava le donne e il buon "vino", ma era soprattutto un personaggio schivo, fuori dagli schemi, un poeta e musicista maledetto. Le canzoni di Ciampi sono essenzialmente melodiche e tradizionalmente italianissime, ma anche molto innovative e tutt'oggi moderne. Innanzitutto c'è quel dissacrante e caratteristico sarcasmo dei testi che ancora oggi sorprende, la denuncia sociale, l'impegno politico, l'autoironia, quella sua capacità di far sorridere e malinconire allo stesso tempo che in nessun altro ho mai trovato; e poi c'è la musica, i pezzi, quelle canzoni che fanno di tutto per non seguire il tipico modello strurrurale italiano della strofa e del ritornello...
Ma Ciampi sa anche cantare, al pari del grande Luigi Tenco, l'amore, la malinconia del vivere, temi che spiccano in in quest'album insieme alla sua amata-odiata Livorno... E' inutile parlarvi dei singoli pezzi (d'altronde non ne sarei capace), visto che si tratta di un lavoro d'insieme, da ascoltare nella sua organicità, unicità e bellezza.
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