Ricordo che nella storica rivista HM vi era una rubrica, curata da Maurizio De Paola, dal titolo "And Justice For All". In tale rubrica si tributava un giusto omaggio a quegli artisti, e conseguentemente ad un loro disco, che per eventi assolutamente inspiegabili non avevano avuto fortuna ed erano stati snobbati dagli ascoltatori. Ebbene questi Naked Sun avrebbero meritato una paginetta su HM, perché uscirono nel 1991 per la Noise (mica bau bau micio micio) ma, scusate il francesismo, nessuno se li inculò. Perché? La spiegazione era molto semplice, perché erano avanti.

In questo triste mondo a volte essere "avanti" non è sempre un bene, soprattutto quando lo si è talemente tanto che gli altri finiscono per non vederti più.

I Naked Sun non ebbero il successo riconosciuto (salvo poi essere riabilitati qualche decennio dopo) perché, semplicemente, non avevano pubblico: gli amanti del rock progressivo, che era l'utenza di riferimento della band, li trovava troppo duri e poi, mica erano progressive visto che non facevano suite di 40 minuti? Gli ascoltatori metal, altra frangia di riferimento, li trovavano troppo complicati e poco lineari ed in pratica i poveretti finirono per suonare e cantare per nonnina, mammina e papino.

Eppure questi erano talmente oltre che suonavano progressive metal quando ancora il genere doveva essere inventato. E per progressive metal non intendo quel metal ipertecnico che molti vogliono spacciare per progressive bensì proprio una perfetta fusione tra due scuole di pensiero, così ben prima di "Images & Words" di chi sapete chi.

La base di partenza erano i Rush, perché i canadesi rappresentano un anello di congiunzione ma vi erano pesanti influenze oscure dai Van Der Graaf Generator e dai King Crimson epoca Red. Un cantato estraniante, allucinato e violento di Max Vanderwolf che si alterna con il sax a creare melodie aliene e lontane ora soffuse e sussurrate per poi esplodere improvvisamente in violenza inaudita. Se i Van Der Graaf avessero deciso di suonare metal avrebbero suonato così probabilmente.

Quando la Noise fallì figuratevi se qualcuno si ricordò di loro. Tornarono dopo qualche anno con un altro disco, Wonderdrug, e con una formazione parzialmente diversa. Per quanto buono oramai i fasti del primo magnifico disco erano lontani e poi oramai il progressive metal aveva assunto un altro significato.

Oggi mi trovate in vena di regali: su Amazon UK il primo omonimo viene venduto per meno di 4 euro.

Accattatevillo.

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