Dalla fredda Kaliningrad arriva questo “Путь Воинa”, ultimo lavoro (2009) dei Nar Mattaru, quintetto russo attivo dal 2003.

Una maestosa intro in pieno stile viking conduce sulla "strada del guerriero" e ci porta dentro alla battaglia sonora: la prima traccia è infatti potente e quadrata, condita dal cantato impressionante nella sua brutalità di Dmitriy, mentre la seconda traccia offre un growl più acuto ma sempre violento.

Pur mantenendo fede al black-pagan-metal (o ad altri generi assimilabili dei quali nessuno riesce a capire esattamente i confini) i Nar Mattaru riescono ad inserire degli spunti interessanti, come intermezzi tastieristici, i rumori campionati in sottofondo alla title-track oppure un breve break di carillon che rendono il disco sicuramente più apprezzabile e completo.

Avrebbe giovato forse di più una maggiore flessibilità vocale, dato che nelle ultime tracce il growl si mantiene sempre sulla stessa tonalità (simile per capirsi a Barnes dei Cannibal Corpse), e alcune canzoni risultano dei riempitivi, seppur suonate bene.

Bella anche la traccia nella quale risalta il basso di Sergey, mentre la traccia finale, con una doppia cassa che ricorda i Kataklysm, è una perla di classico death-metal.

Le accelerazioni di tempo forsennate tipiche del black si alternano comunque sempre a passaggi quasi thrash o momenti più cadenzati, e denotano oltre ad un buona tecnica anche una varietà compositiva che non sempre si riscontra in band che suonano questo genere.

ZOT !

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