Orfani di Botch, These Arms Are Snakes e Unbroken? Nostalgici delle mazzate inferte da ognuna di queste pietre miliari di cotanto post-metal? Serviti. Mamma Deathwish partorisce dalle sue membra d'ossidiana la creatura denominata Narrows, assemblata con pezzi di Dave Verellen (la bocca,i denti, l'odio, i Botch), Rob Moran (lo stomaco, gli Unbroken), Ryan Frederiksen ( il braccio sinistro, verso il cuore che pulsa in frazioni ritmiche d'acciaio, i These Arms Are Snakes), Jodie Cox (il braccio restante) e Sam Stothers (i cingoli, questo mostro non ha gambe, solo cingoli). Il risultato è New Distances, l'anello mancante tra il passato glorioso e il presente marcescente, il silenzio rinchiuso in una bolla nera.

One two three four: "Chambered" esplode in un rigurgito elettrico, i denti digrignano, accenti che si spostano, voci che riempiono lo spazio d'odio, le chitarre taglino i nervi. "Sea Witch" è la figlia bastarda di impianti mastodoniani, chitarre e rullante introducono ad una strofa basso/batteria voce di gusto hardcore, arpeggi storti di chitarra a contrappuntare e progressioni imbastardite. Le melodie che sembrano risvegliarsi dalle profondità del mare di "A Restoration Effort" donano attimi di calma, in crescendo, progressioni arpeggiate, melodie silenziose, quasi un loop in ripetizione e in apertura.

"I Give You Six Months" è spaventosa, con la sua apertura post-hardcore, la voce a singhiozzi fino all'esplosione dell'ensemble, bridge granitici della sezione ritmica e un finale che potrebbe essere tranquillamente un'altra canzone, addirittura di un'altra band, una melodia sghemba, non distorta e malata. "Newly Restored" è un mid tempo dilaniante, una delle due chitarre è tagliente come un'onda sonora che si infila tra le sinapsi per divelgerle, le altre si preoccupano di tirare per terra l'ascoltatore, il tasso di melodia è davvero alto e Dave è disperazione allo stato puro. "Marquis Light" è il lato metal(southern?) all'ombra del pianeta Tool, con sempre un'occhio al satellite Neurosis, la melodia si staglia fra le stelle, riverbera nel silenzio.

Tutto il resto (post-metal posticcio di oggidì) è silenzio.

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