"Uncharted2" è un gioco diretto. Manco il tempo di premere la voce new game ed eccoci, impersoniamo Nathan Drake, cacciatore di tesori, in Himalaya o qualcosa di simile, reduce da uno spettacolare disastro ferroviario volteggiare leggiadro nel vuoto. Ad arrampicarsi a questo o quell'appiglio metallico, sperando di portare a casa il tesoro inestimabile del momento e, perchè no, anche la pelle. Dunque al diavolo lunghi preamboli su questa o quella importanza assunta da suddetto titolo nella storia videoludica, o sulle grandi innovazioni di un gameplay sopraffino. Scordatevi tutto ciò. E dimenticatevi anche una trama che abbia anche una minima pretesa metaludica. Il plot di "uncharted2" è tutta una giustificazione. Come nei porno, anche in uncharted2 quello che conta è semplicemente l'azione e, tutto, ma proprio tutto, sembra un pretesto, più che un valido motivo, per scaraventarvi nell'occhio del ciclone senza un minimo di tregua.

Ma le analogie con l'entertainment per adulti non finiscono qui.Uncharted2 fà del piacere del guardare il suo cavallo di Troia. La resa grafica è sublime, forse il meglio visto su Ps3, con uno stile realista ma non troppo, nella quale i colori sgargianti la fanno da padrone. Le ambientazioni poi, godono di una discreta varietà passando da templi innevati a villaggi tibetani, da foreste amazzoniche a città perdute senza perdere mai la bussola dell'eccellenza artistica. Abilissimi  i ragazzi di Naughty Dog nel rendere "giocabile" tale maestosità scenica, introducendo con sapienza (forse reduci dal loro pedigree "platformistico") sezioni platform con lo scopo di spezzare la tediosa natura da shooter dura e pura di "uncharted2" che potrebbe, alla lunga, stancare. Ma anche qui, si tratta di una coniugazione del verbo platform diversa da quella classica, votata alla spettacolarizzazione. E allora ecco che ci tocca correre come forsennati, saltare di tetto in tetto mentre un elicottero sputa fuoco e fiamme alle nostre spalle. O una sparatoria mentre ci troviamo appesi ad un cartellone pubblicitario. Ancora, una rampicata lungo i bordi di un treno strapieno di terroristi. Insomma parola d'ordine:varietà, pur non dimenticando le proprie origini. Perchè se è vero che "uncharted2", sacrificando la profondità del medium videoludico alle necessità dell'entertainment,è figlio del proprio tempo, almeno si degna di farlo con stile.

Senza stancare il giocatore, senza fargli sentire il peso dell'ennesima sparatoria i cui stilemi sono pesantemente ereditati dal sistema di coperture di Gears of War. Riuscendo nell'arduo compito di far appassionare il giocatore ad una trama ricca di comprimari inutili e clichè attraverso un sapiente colpo di genio che ci vedrà partire a metà dell'avventura ripercorrendo un viaggio a ritroso nella storia. Il perchè Nathan Drake si trova in Tibet stremato sarà l'intero motore della vicenda. Non l'esito finale dell'avventura, non sapere se tutto terminerà con il lieto happy ending. Ma i Naughty Dog, con "uncharted2", si degnano addirittura di fare di più. Masticano la declinazione dell'action adventure moderno fatto di spettacolarità, superficialità e sparatorie e lo rigurgitano solo dopo averlo digerito con la loro sapienza da software house ventennale. Ed ecco come tutta la sezione del Nepal in particolare, pur aderendo ai tristi canoni estetici e ludici odierni, ricorda alla lontana il level design di derivazione addirittura zeldiana, con una progressione continua all'interno di un'unica area di gioco. O come l'accesso ad un tempio segreto dimenticato da Dio, pur non dando parecchi grattacapi al videoplayer, impegnato solo nel premere X per compiere salti o spingere leve, richiami alla memoria l'architettura e l'iconografia dei primi Tomb Raider per Psx.

Dunque.sebbene non nasconda la propria natura da Indiana Jones diretto da Michael Bay, Uncharted2 riesce, con un pò di furbizia quantomeno a "vivacizzare" le cose e donare persino qualche breve sussulto al videoplayer più che scafato, oltre che ad intrattenere. E questo ad oggi è il suo merito più grande.

A meno che qualcuno non lo ritenga l'unico motivo valido per possedere una Ps3, s'intende.

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