Necromass è un nome che fin dai primi anni novanta risuona sommesso dalle viscere dell'underground e che nel '94 diede vita a Mysteria Mystica Zothyriana, un opera monumentale, capolavoro indiscusso del black metal non solo a livello italiano, ma a livello mondiale, che da solo sarebbe sufficiente a fare dei nostri fiorentini una band di culto. La loro alchimia perfetta tra Black Metal e Dark/Wave ha dato vita a un sound impressionante impreziosito dalle notevoli doti tecniche del gruppo di cui particolare menzione d'onore va fatta al virtuoso chitarrista John Cordoni.
Mesi fa la notizia della reunion a cui sono seguite le ristampe dei loro due album in studio ha messo in agitazione i fan che non vedono l'ora di vedere finalmente realizzato un terzo cd della band. In attesa di questo evento ho pensato di recensire Abyss Calls life: un album eccezionale.
La produzione è sorprendente, la qualità delle composizioni è mirabile così come le doti tecniche sono ineccepibili. Basta il pezzo di apertura, (An animal) Forver, per capire subito di ritrovarsi di fronte ad un opera fuori dal comune, interessantissima, molto varia e ispirata. La sola linea melodica produce un effetto straniante che riesce a ricreare un atmosfera malsana ed eterea al contempo, dove la voce del cantante svolge un ruolo spettrale. Il modo di pensare e suonare il black metal in Abyss Calls life è lontano anni luce da quello scandinavo; dopo aver ascoltato il secondo pezzo, Vibration of burning splendor, si nota lo splendore dell'assenza di qualsiasi schema ripetitivo e l'enorme creatività in termini di songwriting che continua senza la benché minima caduta di stile per tutte le restanti e longeve 6 tracce dell'album.
Il bellissimo intro acustico della title track precede A serpenti is screaming in the abyss, che forse è la vetta espressiva dell'opera, il brano che più di qualunque altro riesce a cogliere l'essenza del tema portante, ovvero la lotta tra l'uomo e la natura, la nostra matrigna malvagia. La natura ci è ostile la nostra esistenza consiste nell'essere e nel lottare perennemente contro di essa ma lei è più forte e per arroganza l'uomo si è trasformato sempre più in un prodotto artificiale. Almeno è questo che ho pensato mentre udivo il richiamo dell'abisso, che proprio come il fato, ha incontestabili diritti su di noi.
Tralasciando ulteriori divagazioni concludo dicendo che Abyss Calls Life è uno dei dischi più rappresentativi dell'intera storia del Black Metal in grado di generare nell'anima dell'ascoltatore sensazioni indescrivibili e di conseguenza non posso che consigliarvelo senza mezzi termini.
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