Una miscela esplosiva nella quale Grindcore, Brutal, Death e architetture Progressive si fondono. Nitroglicerina 100%.
Questa è l'essenza di Epitaph, ultimo album dei tedeschi Necrophagist.
Un album tecnicamente perfetto, ma con un pizzico di ripetività, che comunque, non sminuisce il valore.
Questi sono i nomi da ricordare:
Christian Muenzner - Guitar
Hannes Grossmann - Drums
Stefan Fimmers - Bass
Muhammed Suicmez - Guitar / Vocals
Tutti musicisti con poco da invidiare tecnicamente ai Dream Theater.
Tutto questo macello sonoro è composto da un cantato growl serrato ed estremo (che sputa liriche degne dei Cannibal Corpse), riffs serrati e potenti, assoli veloci ed estremamente tecnici, basso molto proggante (stupendi i primi 5 secondi di Only Ash Remains) e batteria in doppia-cassa perenne. Le migliori sono Epitaph, Stabwound e Only Ash Remains.
Un album per chi ama la violenza trasmessa sul piano musicale (ma anche per la violenza fine a sé stessa), per chi ama tecnicismi e virtuosismi portati al limite e per chi vuole semplicemente scatenarsi e devastarsi (consigliato il pogo di gruppo dopo 15 birre).
Uno degli album più tecnici che abbia mai potuto udire.
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