L'ultima fatica discografica del Cavaliere della Dopa ormai "in pensione" alias Neffa dal titolo "Alla fine della notte" pubblicata alla fine di giugno ha rappresentato un piacevole diversivo negli ultimi giorni; alla ricerca di musica disimpegnata, e di mondi paralleli che potessero rinfrescare le torride notti estive, quest'album ruffiano si è impadronito del mio lettore cd e non toglie le tende... ma cerchiamo di mettere ordine nel flusso incontrolato dei pensieri.

Il buon Neffa, un ragazzo con una formazione da polistrumentista alle spalle ed apprezzato drummer nel circuito "underground" in seguito alla svolta "brillante" operata con il singolo "La mia signorina" conferma le impressioni lasciate dal singolo apripista della pubblicazione ovvero "Il mondo nuovo" un mix di beat e pop ben concepito con un groove ammiccante (diciamolo. . . piacione!!). Il suo cd conferma che i tempi di "Aspettando il sole" sono un lontano ricordo: signori Neffa cresce e dimostra un orecchio fuori dal comune con melodie e ritmiche che, in un caso, tra Oasis e The Veils riconducono al brit pop ("Blu") e nell'altro, addirittura ai Red Hot Chili Peppers ("Luna nuova" con una suite strumentale che nemmeno il miglior Frusciante. . . . ).

Il richiamo del Pop brillante è però dietro l'angolo come nei brani "Tanta Luce" e "Tu non mi manchi" e "Vieni appena puoi" inframezzati da episodi tra i più vari: il nostro passa con disinvoltura dalla Bossa di "Che sarà sarà" al pop-rock Beatlesiano di "Cambierà" al divertissment garage di "Tutto tu"!!!Confermato, anzi promosso... ed in questi tempi di Festivalbar e Music Farm il talento di Neffa si esprime nel cogliere il meglio della musica pop contemporanea e rimescolarlo con innato talento e non è poco!! La stella mancante si spiega con la superficialità dei testi di alcuni brani (ad ogni modo in netta minoranza rispetto al computo totale delle 13 tracce) ma parliamo di un aspetto secondario per gli obiettivi di un album Pop... à bientot!!!

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