Seconda uscita col botto per la talentuosa band aretina, una delle migliori realtà nel panorama rock italiano degli anni novanta. Questo "Paradisi per illusi" è un album particolare, partorito in un periodo in cui i Negrita avevano chiaramente in testa ciò che volevano fare e lo facevano anche molto bene.
Il lavoro può essere considerato quasi un ep, poichè è composto da solamente sei tracce, ciascuna delle quali mostra la fortissima influenza dei "Black Crowes". Il Risultato è un trascinante Blues-Rock con le immancabili influenze funk che hanno contraddistinto il gruppo sin dall'omonimo esordio del 1994; le composizioni sono tutte accomunate dal tema del viaggio inteso come sogno, ribellione e dall'aspra critica nei confronti della società.
Da sottolineare "War", un'aggressiva miscela hard-blues in cui sia Cesare alla chitarra che Zama alla batteria mostrano un eccellente stato di forma, senza togliere niente agli altri membri del gruppo; e la ballata" Io Sono", nella quale è presente una ghost track consistente nell'ottimo rifacimento strumentale della seconda traccia "Vai , ragazzo vai".
Per gli amanti del genere un album da rispolverare e da conservare con cura.
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