1999: la scena pop-rock in Italia è piuttosto moscietta; i Litfiba pubblicano un disco di merda come Infinito, Ligabue pubblica un disco di merda come Miss Mondo; sulla scena musicale irrompono i Negrita, che, non grazie alla radio, non grazie a pubblicità ma grazie a un film, riescono finalmente a sfondare sul panorama pop italiano. Tutto grazie a "Mama Maè" che è colonna sonora di "Così è la vita" di Aldo, Giovanni e Giacomo. La canzone è energica, dannatamente orecchiabile e riesce a dare nuova vita a una scena musicale che sembrava persa nei vari ritornelli di improbabili boy-band. La canzone sarà un gran successo e anticiperà l'uscita del disco, il quarto della band, di nome "Reset".

La prima traccia è proprio "Mama Maè" e il disco non può iniziare meglio. Si prosegue sulla stessa energetica scia con "Negativo" dove l'ascoltatore non può fare a meno di saltare, muoversi, cantare il ritornello che durante la canzone si ripete per una quarantina di volte, uno dei migliori pezzi del disco, una botta di energia pazzesca. L'atmosfera sembra tranquillizzarsi un po' con "Provo A Difendermi" ma il ritornello ci conferma che non è così: schitarrate e un bel ritornello ci fanno capire che non è questo il pezzo tranquillo del disco, un pezzo un po' triste ma molto coinvolgente, da notare anche delle belle parti di chitarra in questo brano che confermano la bravura tecnica del gruppo toscano. Il basso e la batteria ci portano a un altro brano famosissimo dei Negrita: "In Ogni Atomo" che oltre ad avere un video molto bello ha anche un ritornello molto energico, diverso da "Mama Maè" ma molto apprezzabile, qui la voce grossa la fa il basso con un giro molto coinvolgente. L'atmosfera sembra calmarsi con "Hollywood" dove un tappeto di chitarra acustica e di chitarra elettrica creano un atmosfera molto rilassata dove l'ascoltatore può chiudere gli occhi e farsi portare via dalle parole Pau... canzone ben riuscita dove le chitarre propongono dei bei giochetti.

"Papè Satan" è un strumentale di scarsa importanza che ci introduce a "Transalcolico" un'altra botta di energia stile "Mama Maè", anche qui siamo di fronte a uno dei brani più tosti e più diretti del disco, il testo parla di un alcolizzato ma l'energia di questo pezzo induce a bere litri di vino. . . molto bello e molto belli gli effetti usati dalla chitarre. L'atmosfera si abbassa molto con "Life" anche qui siamo davanti a un pezzo un pò deprimente che si contrappone al precedente brano, la canzone è carina con un testo davvero notevole. Tocca a "Fragile" e sembra di fare un tuffo nel futuro perchè sembra di ascoltare un pezzo dei futuri (scandalosi) Negrita, niente di che, passa inosservato. "Halleluia" alza un po' più il tiro e la parte finale con chitarre urlanti riscatta un pezzo che altrimenti sarebbe stato cestinato tranquillamente. "Tk. 064" è un altro pezzo stumentale forse superiore a "Papè Satan" anche perchè le chitarre qui si fanno sentire rispetto all'altro strumentale che era incentrato più sull'armonica di "Pau". Si chiude con "Cuore Di Cemento" che inizia con la voce di "Pau" sorretta da una chitarra acustica e dai bonghi, canzone tranquilla per chiudere con un pò di malinconia.

Il disco non è malaccio, all'epoca si parlava di questo gruppo come dei nuovi Litfiba ma poi, il tempo ci ha fatto capire che questi erano più che altro i nuovi Pooh, peccato, la tecnica non manca a questo gruppo, ma la sete di soldi è più forte della voglia di scrivere un pezzo di musica.

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