Gli amanti del genere fantasy che non conoscono Gaiman, non appena leggono per la prima volta una qualsiasi delle sue opere, se ne innamorano perdutamente. I suoi libri possono senza alcun dubbio essere etichettati come fantasy, ma le situazioni, le ambientazioni, gli eventi descritti dall'autore non si discostano mai troppo dalla realtà. Questo è specialmente vero per i suoi personaggi, ognuno caratterizzato da un ricco background descritto ampiamente nell'opera: la cosa interessante è che anche creature fantastiche vengono descritte come fossero persone, o viceversa, situazioni comuni vengono "fantasticizzate".
E' questo il caso di Neverwhere (in italiano trasposto come "Nessun Dove").
Il protagonista, Richard Mayhew, è un comunissimo ragazzo che si trasferisce in città, a Londra, a seguito di un'interessante offerta di lavoro. Qui inizia ad ambientarsi poco a poco, conducendo comunque un'esistenza anonima e monotona. Ma questa monotonia viene scossa dall'incontro con l'altra protagonista del libro, che poi scopriremo chiamarsi Lady Porta. Richard la trova una sera, coperta di stracci, riversa a terra, ferita, e decide su due piedi di portarla a casa sua per offrirle le prime cure. Presto scoprirà che due pericolosi cacciatori la stanno cercando, e i loro fini non sembrano dei migliori. Prendendo per la prima volta una decisione che sembra folle, Richard si offre di aiutare Lady Porta, e l'accompagna in un viaggio che cambierà per sempre la vita di entrambi.
Viene introdotta così London Below, il vero e proprio capolavoro dell'opera (trasposto come "Londra di sotto"): fisicamente è rappresentata come le fogne della città, in cui abitano umani misti a creature fantastiche che conducono un'esistenza completamente discosta da come noi "uomini di sopra" la intendiamo comunemente. Esiste un mercato in cui la moneta è il baratto, c'è una ferrea legge sul dare la propria parola, e sull'usare un favore futuro come moneta di scambio, e tante altre regole che a noi sembrerebbero assurde, ma che in quel contesto hanno perfettamente senso. La realtà che il lettore più attento non avrà difficoltà a cogliere è che London Below è una squisita metafora per indicare quelle persone, per la maggior parte senza tetto e vagabondi, che la società moderna ignora, al punto tale - come troveremo nel libro - da non riuscire fisicamente a vederli, come fossero invisibili, o meglio, impercettibili.
Il libro è scritto in maniera molto scorrevole, con registri stilistici alla portata di tutti e allo stesso tempo molto precisi. Il libro è piacevole da leggere, anche se, in diversi punti della storia, per dirimere al meglio la fitta trama intessuta dall'autore, sarà necessaria una seconda lettura. E la cosa interessante è che leggendolo una seconda volta salteranno fuori particolari disseminati qua e là da Gaiman, che all'inizio potranno essere sfuggiti. Il fantasy di Gaiman è per tutti, anche per chi non ama particolarmente questo genere.
Consiglio a tutti voi che avete gentilmente speso tempo a leggere la mia recensione di tastare con mano il mondo gaimaniano, vi assicuro che non ve ne pentirete.
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