Spesso ci si ferma un attimo a riflettere, ascoltando un album, su quali possano essere stati i fattori che hanno influenzato e/o ispirato la composizione di particolari melodie, la ricerca di determinate sonorità, l'utilizzo di un certo tipo di strumentazione e, nostro malgrado, molte volte si trova un valido aiuto nella lettura delle liriche per cercare di raggiungere l'anima della musica che ci arriva alle orecchie. Ma... avete mai provato a ragionare sull'importanza dell'ambiente che circonda l'artista durante la composizione?  Quante canzoni, nella storia della musica, sono state dedicate alla poesia della pioggia o della neve? E quante di queste hanno un mood malinconico o, comunque, molto pacato ed atmosferico? Ambiente-Musica, che binomio affascinante! Magari è un'ipotesi azzardata, ma penso che ci sia una stretta correlazione tra ciò che viene concepito da un musicista e il contesto ambientale/climatico in cui la composizione viene portata avanti. Perché no? Si parla tanto di meteoropatia, ma chi ha una passione per questo genere di musica o lo conosce anche solo marginalmente, saprà che non è certo la spensieratezza a pervadere le sue atmosfere... si, il folk nordico è meteoropatico!

Debita introduzione per avvicinarsi alle sonorità proposte dai Nest, band proveniente dal gelo della Finlandia, sana ed onesta portatrice di emozioni. E' dalle prime note del pezzo iniziale "The Silvershade Lynx" che si comincia già a sentirsi quasi in simbiosi con armonie delicate, soffici e velatamente misteriose; è dalle prime glaciali note del Kantele, incise su un background molto cupo ed evocativo, che si comincia già a sentirsi catturare. Ogni arpeggio è una folata di vento che raggela, suoni squillanti, cristallini e taglienti che caratterizzano questa singolare pseudo-cetra, tradizionale strumento finnico, vero ed indiscusso protagonista e marchio di fabbrica del sound dei Nest. E, nel prosieguo dell'ascolto di questo "Woodsmoke", si può udire il piacevole accompagnamento dei tamburi lapponi e, gradualmente, un tocco che riporta al presente: grevi note di basso e suggestivi suoni di synths ad introdurre sottilissime linee vocali, nient'altro che sussurri. Grandioso il confronto tra suoni che si fanno strada peregrinando dal passato e strumenti tipici della musica moderna.

E' questo, a mio parere, il vero significato della musica ambient, e quello che dovrebbe essere il vero scopo di un genere troppo spesso pretenzioso e affatto sincero. Il suadente connubio di musica folk e ambient di questo duo (A. Tolonen e T. Saxell per dover di cronaca) va a comporre i cocci di uno specchio che vuole riflettere l'ambiente naturale scandinavo, custode dei loro pensieri, delle loro vite.

Lasciatevi imprigionare dalle sfuggenti melodie di "Woodsmoke", lasciatevi avvolgere dal fumo del legno e provate ad immaginarvi paesaggi freddi ed innevati, anche se fuori di casa il sole è alto e ci sono 30 gradi. Altrimenti potete pur sempre aspettare il prossimo inverno...

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