Pochi album posseggono un'intensità paragonabile a Through Silver In Blood. Uscito nel 1996 per la gloriosa Relapse, Through Silver In Blood non è solo uno delle massime vette raggiunte dai Neurosis, ma anche uno dei primi (e riuscitissimi) tentativi di connubio tra metal e hardcore, connubio che caratterizzerà la produzione musicale di numerosi artisti più recenti come Isis, Converge, Mastodon, che molto probabilmente non sarebbero mai esistiti senza l'opera monumentale del sestetto della Bay Area.

Difficile etichettare la loro musica: un micidiale mix di industrial, infinite progressioni strumentali, impressionanti muri di suono ed intermezzi dal retrogusto ambient, il tutto accompagnato dalla voce sofferente di Steve Von Till, che, nelle nove tracce di questo monolite sonoro, ci accompagna distante, quasi come un'eco lontana. Si potrebbe azzardare un paragone con i Tool di Maynard James Keenan (che, tra l'altro, in quel periodo pubblicavano il loro capolavoro Aenima), ma anche in questo caso siamo lontani dall'identificare il sound della band.

Non servono parole, poi, per descrivere le dilatazioni infinite di pezzi come la title-track e "Purify" o la suggestiva introduzione ambientale di "Locust Star", che precede la violenta esplosione e la catarsi conclusiva. E non sono da meno la lenta "Strenght Of Fates", che sembra quasi cullare l'ascoltatore tra le rilassanti onde dell'oceano, prima di farlo perdere in un mare di angoscia e disperazione, "Aeon" ed il suo continuo alternarsi di quiete strumentale e sfuriate che metteranno a dura prova le casse del vostro stereo, fino alla conclusione di "Enclosure In Flame", dove l'apparente calma iniziale è in realtà un velo di Maya shopenhaueriano, che lenisce solo momentaneamente dolore e sofferenza, impressi nello straniante duetto chitarra-voce soffocata che ci conduce alla fine (o all'inizio?) di tutto. Meravigliosi sono anche gli interludi "Rehumanize" e "Become The Ocean", due perle che oltre a spezzare la tensione, finiscono per impreziosire ulteriormente un lavoro di per sè già prossimo alla perfezione.

Certo, la durezza di Through Silver In Blood probabilmente non sarà apprezzata da tutti, e forse soltanto una ristretta cerchia di persone finirà per amarlo, ma il mio consiglio è quello di ascoltarlo in ogni caso, magari più e più volte. E chissà se anche i più scettici e riluttanti finiranno per cadere vittime dell'incantesimo-Neurosis, un incantesimo che, almeno per il sottoscritto, ha sortito i suoi effetti.

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