Inquietanti sussurri introducono una progressione strumentale metallica che si chiude sulle note ossessive di un pianoforte.

Subito dopo uno spiazzante sax apre il primo capitolo di questa storia nera, scritta, musicata e autoprodotta dai laziali Neverdream, interessante gruppo underground.

Indipendenti e privi per scelta di contratto discografico, rendono disponibili gratuitamente le proprie opere sul web.

Le tematiche affrontate nei dischi precedenti erano molto impegnative: droga ed emarginazione; disastri ambientali (Cernobyl); sfruttamento, povertà e contrasti sociali (l’Africa); conseguentemente la loro musica riflette questa “pesantezza” di fondo e non è certo easy-listening.

Il nuovo album “The Circle” mantiene questa profondità espressiva, migliorandone l’aspetto lirico.

Il tema trae origine da un soggetto thriller-noir, i cui ingredienti sono: fanatismo religioso, abusi sessuali, rapporti familiari morbosi, amori tormentati, omicidi efferati; materia non proprio leggera, che messa in musica esprime tutta la sua carica emotiva attraverso scelte stilistiche poco convenzionali, come l’uso inconsueto del sassofono a spezzare e spesso integrare la trama elettrica, considerato il “marchio di fabbrica” della band.

Anche la voce non risponde ai canoni tipici del genere: molto equilibrata, evita gli eccessi tonali mantenendosi però emotivamente coinvolgente; funzionale ai personaggi della storia entra spesso la voce femminile a duettare con il cantante, e nelle conclusive magnifiche tracce troviamo anche quella di un grande interprete del genere, Andy Kuntz dei Vanden Plas.

Notevole la varietà di stili utilizzata, testimonianza di una grande preparazione e conoscenza musicale: riff metallici, sprazzi di italico progressive-rock, orchestrazioni e cori, ballate struggenti, sessioni jazzate, caratterizzano le dodici tracce, mantenendo alta la tensione per tutti gli 88 minuti.

“The Circle” è un lavoro molto meditato e maturo, corredato persino da un vero e proprio romanzo breve: ottantasette tesissime pagine della scrittrice Maria Teresa Valle raccontano questa storia torbida, tratta dal soggetto originale di Gabriele Palmieri e Giorgio Massimi, rispettivamente batterista e cantante della band.

Il tutto, audio, lyrics e romanzo, è liberamente scaricabile dal sito web, con possibilità di fare una donazione a propria discrezione. E’ anche possibile acquistare il doppio CD + Booklet, che personalmente raccomando, data la grande qualità espressa in questo progetto musicale e letterario.

NB: onde evitare accuse di partigianeria, tengo a precisare che non essendo un critico musicale, dedico la mia attenzione solo a dischi che mi entusiasmano, a maggior ragione se rimangono ai margini del “mainstream”; non ho alcun interesse a promuovere chichessia.

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