L'irrisoluzione di fronte all'inesorabile, la potenza che non potrà mai più essere atto: questo è ciò che ci rende fragili difronte alla morte. Ascoltare Dreaming Neon Black significa precipitare nel dolore più intimo: quello del suicidio della persona amata. Rabbia, incredulità e frustrazione questo è quello che trovate in questo concept da molti ritenuto uno dei più importanti degli ultimi anni. L'intro fa saltare il cuore in gola, spezza il respiro e "Beyond Within" col suo carico di rabbia è una liberazione.... "welcome to the end my friend, The world is black, no turning…" Segue "The Death of Passion": la solitudine si fa strada nell'animo e il senso di vuoto e di impotenza di chi si trova di fronte alla morte di una persona cara la "paralizza"... subentra poi la voglia di farla finita "I sit here waiting for the world to end but it never ends".

Sono parole dirette e dolorose, come un fendente al cuore, che si alternano a versi splendidamente ermetici che troviamo nella bellissima title track... uno splendido giro di chitarra accompagna i pensieri più intimi e disperati "Sometimes when I'm alone I still feel you... Your breath on my neck, you're still with me... And I'm still dreaming neon black... I wait for you, to taste your unknown world... The clock spins to time that must mean nothing" le domande affollano i pensieri e il cuore, le impressioni tendono sempre più ai desideri e si materializza una voce femminile " I am a child of light living in your mind... The pain, the unknowing washes away in time... Until then will you meet me whenever I call to you?" Un testo veramente struggente e una interpretazione appassionata fanno di questa canzone la più riuscita di tutto l'album.

"Deconstruction" rappresenta la caduta degli ideali, una profonda accusa che non risparmia nessuno, nemmeno "Dio". Tecnicamente complessa alterna ritmi e sonorità, da notare gli splendidi assoli di chitarra. In "The Lotus Eater" i Nevermore si interrogano ancora sulla vita, sulla morte ma soprattutto sull'inguaribilità della sofferenza umana consapevolezza da cui deriva il titolo. Un'arpeggio di bellezza unica apre "No More Will", inguaribilmente dolorante la voce di Warrel Dane interpreta nuovamente con grandissima passione una canzone che forte pure del trasporto emotivo suggerito dalla musica suona come un'ultimo urlo di disperazione. Chiude "Forever" ed è impossibile non commuoversi difronte a tanta consapevolezza "I know you’re dreaming, I know you’re at peace"

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