Quando leggerete questa recensione il gruppo in questione potrebbe non esistere più. I New Street Adventure, infatti, il prossimo 26 gennaio faranno il loro ultimo concerto.

Il collettivo fondato nel 2007 da Nick Corbin, il quale prende il nome da una fermata della metro di Birmingham, dopo l'ottimo successo del singolo del 2012 "Hangin' On/Hangin' Up" e la firma del contratto con la prestigiosa Acid Jazz, ha pubblicato due album di studio, l'ultimo dei quali, "Stubborn Sons", è stato pubblicato nel 2017.

Con i santini di David Bowie e di Paul Weller sempre in tasca, il combo inglese è riuscito nel giro di pochi anni a conquistarsi una cerchia di ammiratori tra gli amanti del cosiddetto british soul. Questo secondo lavoro, registrato a Londra, non brilla certo, come il precedente del resto, per originalità ma è capace di offrire, lungo le sue gradevoli dieci tracce, tutto ciò che ci si aspetta: dal funk urbano di "Why Should We Do Anything?" e l'invettiva working class di "Hard Living (No Easy Way Out)" alla dolcezza acustica di ballate come "Smooth Talker" e "Can't We Just Be Friends".

Se ve li siete persi e se amate o avete amato gli Style Council, questo è un gruppo assolutamente da recuperare, certi che Nick Corbin ci regalerà ancora nuove avventure.

Carico i commenti...  con calma