Non avere questo Disco nella propria discografia è veramente un peccato musicale.

Il primo disco dei grandi New Trolls, pionieri del prog. italiano che in questo capostipite di grande valore ridisegnano la linea "classica" battuta fino ad allora dai cantautori italiani.

La scuola è quella di Genova e lo zampino anzi... la zampata.. del Maestro illustrissimo De Andrè si sente eccome.

E' praticamente un disco di DeAndrè musicato e cantato dai New Trolls.

E dunque, mettiamo il cd nel lettore e facciamoci cullare dalla prima canzone "Ho Veduto", un viaggio mentale tra le bellezze del mondo; e durante l'esposizione della poesia (perchè di poesia si tratta), chiudendo gli occhi sembra realmente di vedere quei posti che Nico di Palo descrive sognante ed emozionante. Un capolavoro, un sinonimo di bellezza. E' da qui che i grandi gruppi di oggi (tipo Afterhours) hanno preso spunto.

"Vorrei comprare una strada" è a dir poco meravigliosa . "...vorrei comprare una strada nel centro di nuova York", il sogno americano. Si potrebbe comprare di tutto in America: videogiochi, locali, vestiti ma Lui no vuole una strada, battuta dalla gente e affollata da versi poetici. Ricorda quasi Sting di "Englishman in New York"... 20 anni prima.

"Signore, io sono Irish" il vero capolavoro, la canzone perfetta. Parte lenta, mesta, praticamente una preghiera. Nel ritornello invece la preghiera diventa bestemmia, ed una chitarra sporca (e poco accordata) ne fa da perfetto accompagnamento. Qui De Andrè è più che una presenza. Citazioni che ricordano battaglie, amori, nostalgie. Si ascolta e si riascolta questo pezzo, senza stancarsi mai.

"Andrò Ancora" chiude il disco; è praticamente la stessa stesura musicale di "ho veduto" ma quest'ultima parla di viaggi passati, l'altra invece è rivolta al futuro, con un testo tanto speranzoso quanto utopico.

Le altre canzoni del disco sono perle anch'esse ma un pò offuscate dalla bellezza dalle 4 canzoni descritte in precedenza anche se restano comunque di qualità sia lirica che musicale superiore alla maggior parte dei pezzi sentiti in quegli anni.

Insomma, un disco fodamentale che dura solo 29.00 minuti ma che è entrato di prepotenza nella storia della musica Italiana.

Acoltatelo, e rimarrete abbagliati da una luce poetica difficile da dimenticare. Splendida infine anche la copertina, un clown triste che descive al meglio il contenuto del disco.

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