"Dio decide che l'uomo deve avere un aiuto, ma non la crea immediatamente, prima pone l'uomo al cospetto del creato e gli fa assegnare un nome per ogni cosa. Dio non trovò però tra tutti gli animali che aveva creato un compagno adatto all'uomo. Così addormentò l'uomo e presagli una costola, creò la donna." dal libro di Bereshit (o Genesi)

 

Ed é solo l´inizio. O forse la continuazione? Non lo so. Quello che per me é certo e che l´aver ritenuto la donna un semplice accessorio per completare l´uomo é stato un fatto che non ha permesso all´umanitá di evoluire in modo ottimale. Certo non possiamo solo considerare i limiti della nostra cultura giudaico-cristiana, esistono anche i fattori biologici. Il fatto che la donna possa concepire e allattare, avrebbe dovuto portarla ad un ruolo centrale nella societá o per lo meno uguale all´uomo. Avremmo potuto cosí creare una societá piú spirituale, perché la donna, proprio per il fatto di completarsi nell´essere madre, riesce ad assorbire l´essenza dell´amore e, pensare ad una societá matriarcale vuol dire immaginare una societá basata nell´amore. Purtroppo cosí non é stato, i valori dell´uomo sono stati e sono tutt´ora dominanti, basati sulla forza, la competizione e il dominio.

Dire che la donna non puó essere in grado di svolgere un qualsivoglia ruolo in maniera soddisfacente perché deve badare ai figli e alla casa é un'assurditá e le conseguenze di tale idea le possiamo notare benissimo in ogni campo dell´attivitá umana.

E allora proviamo a chiediamoci qual'é il ruolo della donna nel campo artistico musicale. Quali sono le figure femminili che hanno o hanno avuto un ruolo importante? Normale che subito viene alla mente qualche brava cantante, ma cerchiamo di escluderle. Escluderle perché le cantanti sono state importanti dal momento che la voce femminile é diversa da quella maschile, che non raggiunge certe altezze ed ha un timbro differente, perlomeno da quando non ci sono piú eunuchi. Eh, si, perché anticamente neppure le donne si faceva cantare, si preferiva castrare qualche povero cristo.

Tutto questo per risaltare ancora di piú le virtú di una grande musicista e compositrice, figura importantissima nell'ambito delle avanguardie rock, nella scena di Canterbury, che é riuscita a dare un impronta caratteristica alle sonoritá del piú importante gruppo RIO, gli Henry Cow, sapendosi conquistare sempre piú spazio fino all´ultimo "Industry" dove compone metá delle musiche.

Per chi ancora non sa di chi parlo, sappia che il suo nome é Lindsay Cooper, suona il fagotto e l'oboe in maniera incantevole, compone e sa destreggiarsi anche in ambito jazzistico.

I News from Babel, probabilmente sono il progetto musicale piú suo, un gruppo da studio, per i tre quarti al femminile, con Dagmar Krause alla voce, una giovane Zeena Parkins alle arpe (amplificate e modificate) e la fisarmonica e i Chris Cutler alla batteria.

Questa é la formazione relativa a "Sirens and Silences/Work Resumed on the Tower", mentre il successivo "Letters Home" avrá una formazione allargata con Robert Wyatt, Phil Minton, Bill Gilonis e Sally Potter, la regista di "Orlando", che canta proprio bene ed é stata, con la Cooper, co-fondatrice del "Feminist Improvising Group".

In questo primo lavoro uscito nell'84, si respira un'aria di drammaticitá, di tensione e smarrimento.

Metto le cuffie e mi faccio trasportare nel sogno...

...posso vedermi camminare, con cautela ma senza sanguinare, su di un tappeto di cristalli frammentati dalle arpe. La magia dei fiati mi avvolge, mi disorienta e mi strega, sussurrando gioie e lamenti in lingue dimenticate, ma il lato maschile si rivela, e mi ridesta con lo scandire del tempo sulle antiche pelli, mi appesantisce in tutta la sua fisicitá, il mio corpo si condensa, affanna, ma i sensi non si fanno prendere dall'illusione della gravitá e li sento liberarsi nella sensualitá di una voce che mi dice che sono umano e che posso sentire tutta l'esistenza, oltre quello che vedo e tocco.

Non sono uomo, non sono donna, ma spirito nella carne che viaggia nei sessi attraverso le esistenze.

Vorrei un giorno incontrarti e dirti che ho sognato, ma non sapevo se ero io o eri tu.

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