Qualcuno di voi ricorderà sicuramente i Jet, rock band australiana che imperversò in classifica tra il 2003 e il 2009, arrivando a vendere complessivamente più di sei milioni di dischi.

Di quella band, l’australiano (ma di origini venete) Nic Cester era il leader, fino allo scioglimento avvenuto nel 2012 (anche se nel 2016 i Jet si sono riuniti su richiesta di Bruce Springsteen per fargli da band di supporto in cinque date nel 2017). Dopo un lungo periodo fuori dalle scene (nel quale Nic ha viaggiato tanto fino a stabilizzarsi definitivamente a Como), il cantautore si è deciso a darsi una mossa ed ecco nascere quindi questo suo primo progetto solista, battezzato “Sugar Rush”.

Prodotto dall’esperto Jim Abbiss (esperto producer che nel curriculum vanta nomi di peso come Queens Of The Stone Age, Stereophonics, Bjork, Adele, Arctic Monkeys e Kasabian) e registrato da Tommaso Colliva tra le Officine Meccaniche di Milano e la Lyndhurst Hall, il disco è stato sviluppato assieme ad una band di tutto rispetto; i Calibro 35, collettivo funk-jazz di Milano con la passione per le colonne sonore ed i poliziotteschi italiani anni ’70.

Come quindi possiamo immaginare, del viscerale hard rock dei Jet non rimane praticamente nulla; “Sugar Rush” è un disco che raramente strizza l’occhio a sonorità contemporanee (come il lead single “Psichebello”, che pesca a piene mani dai Kasabian più lisergici, poteva far erroneamente pensare) ma punta tutto su di un effetto vintage riuscitissimo e mai stantio (registrare un disco brutto coi Calibro 35 dietro sarebbe stata impresa titanica, c’è da dire). E la titletrack, posta in apertura, lo mette subito in chiaro, tra Hammond e fiati, su di un’impalcatura sonora prettamente seventies oriented.

“Sugar Rush” pesca a piene mani dal soul, dal blues, addirittura dall’hip hop, senza mai mostrare segni di cedimento o disomogeneità. La voce di Nic Cester è davvero in forma strepitosa (impressionanti per intensità il secondo singolo “Who You Think You Are”, sentitissimo omaggio al Motown Sound, e la brillante e deliziosamente bluesy “God Knows”, oltre al malinconico terzo singolo in uscita il mese prossimo, “Hard Times”) ed i Calibro 35 fanno un lavoro sontuoso nel sostenerla al meglio, anche quando si cercano di nuovo influenze più contemporanee, tra i Muse della brevissima “On Top Of The World” ed il britpop cinematico della chiosa “Walk On”.

Da segnalare anche la band con la quale Nic Cester propone il disco in versione live, battezzata per l’occasione Milano Elettrica: si tratta di Sergio Carnevale (Bluvertigo), Daniel Plentz (Selton), Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion), Raffaele Scogna al basso e Roberto Dragonetti alle tastiere (Ghemon) e gli ottoni di Domenico Mamone e Paolo Ranieri.

Una delle soprese del 2017 appena trascorso, “Sugar Rush” proietta inaspettatamente Nic Cester tra gli artisti dai quali ci aspettiamo una brillante conferma, speriamo il prima possibile.

Traccia migliore: Psichebello

Carico i commenti...  con calma