Odio il caldo; e qui da me sono giorni torridi, fuori da ogni logica. Non ricordo a memoria un inizio Settembre di tale portata, a livello di afa ed umidità.
Ho una gran voglia di raccontare di un concerto di tanti anni orsono, dove il caldo è stato per certi versi assoluto protagonista. E poi andrò ad omaggiare un'altro dei miei miti musicali: Nick Cave ormai prossimo alla pubblicazione di un nuovo disco, "Skeleton Tree" programmato per il 9 Settembre. Ma torniamo indietro nel tempo, con la mia personale macchina dei ricordi.
Allora era il Giugno del 1994 ed il concerto si tenne in un caldissimo Palalido a Milano; biglietti acquistati con largo anticipo ed ancora conservati con la massima cura. Ci andai insieme a Marina. Giungemmo davanti al palazzetto milanese come sempre in largo anticipo rispetto all'orario di apertura; caldo già atroce anche se era soltanto il primo giorno del mese di Giugno. Da poco Nick ed i Semi Cattivi avevano pubblicato "Let Love In", disco tra i loro migliori degli anni novanta.
Finalmente le porte vengono aperte, si entra e ci posizioniamo in transenna, leggermente defilati sulla sinistra guardando verso il palco; il caldo aumenta e non è un bene (poi vedrete come andrà a finire). Spettò ai milanesi Carnival Of Fools l'onore di inaugurare la serata musicale; bravi nel loro Rock-blues di pregevole fattura. Ma eravamo tutti li per il re Inchiostro ed i suoi Bad Seeds.
Ed infine giunse l'atteso momento: salgono sul palco da una scaletta laterale a pochissimi metri da dove siamo posizionati; quando Nick ci passa vicino urlo il suo nome. Si volta e i nostri sguardi per un attimo si incrociano; lo richiamo e lui mi viene incontro e mi abbraccia. Ricordo ancora benissimo il momento: Nick alto, magro da far impallidire, strafatto e non solo di alcool credo. Pochi secondi, mi dice qualcosa che fingo di capire, ma non so che cazzo mi sta dicendo; è un attimo e poi mi lascia e sale sul palco dove lo attendono i suoi compari. Immaginate lo stupore delle gente intorno a me: tutti pensano davvero che lo conosca bene, visto che ha abbracciato me e nessun altro...è la verità. Chi mi conosce sa che mai mentirei quando si parla di Musica. E' andata così, semplicemente.
Il concerto inizia e partono con "Loverman"; Blixa è ancor più fatto di Nick e nelle prime canzoni più di una volta perdono entrambi l'equilibrio, cadendo sul palco. Il concerto è stato intenso ed incredibile, ed in rete si pùò recuperare la scaletta completa. "City Of Refuge", il duetto vocale spaventoso a livello emotivo di "The Weeping Song", "Jack The Ripper" con il suo andamento sanguigno e violento che ti annienta. Così si conclude la prima parte dello spettacolo, perchè è stato uno spettacolo adrenalinico e drammatico come poche altre volte mi è capitato di vedere.
Ma le dolorose emozioni non sono finite, perchè mentre partono i bis conclusivi Marina sviene dal gran caldo: si è disidratata. Panico, nonostante da pochi mesi sono diventato soccorritore in Croce Rossa. Grazie al decisivo intervento di un paio di ragazzi riusciamo a raggiungere l'infermeria; in pochi minuti la mia compagna di vita si riprende; anche se mi sono preso un gran bello spavento, alla faccia di Nick e dei suoi Bad Seeds!!! Che incredibilmente, per assurda coincidenza, chiudono il loro show con "Thirsty Dog"...
E' tutto.
Ed è mia abitudine, quando vado a raccontare di queste mie vecchie storie, dedicare a qualcuno lo scritto.
E' Tutta per voi: Pinhead, heartshapedbox...e Marina.
Ad Maiora.
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