La musica rock contemporanea non può prescindere dall'influenza di alcune pietre miliari dei decenni passati.
Partendo da quest'ottica che 'Desertshore' prima prova in studio di Nico senza i Velvet Underground si colloca proprio tra quelle pietre miliari. Un album che fà della sua cupezza e spettrale teatralità il suo punto forte.
Una musica estrema che dopo lo stupore del primo ascolto dovuto alle melodie atipiche riesce a colpire dritto fin nelle viscere e difficilmente molla la presa. Gli amanti del dark e del new wave non possono rinunciare nella propria discografia a 'Desertshore' per il semplice fatto che con le sue melodie e i suoi temi agghiacianti e affrontati sempre con freddezza anticipa di una decade i vari gruppi dark wave degli anni 80.
Inutile analizzare le tracce una alla volta, questo disco ha come filo conduttore sempre lo stesso tema la negatività in ogni sua forma spiccano però tra le altre la ballata francese di "le petit chevalier" un minuto di oblio in una musica claustrofobica scandita da una voce di bambino.
Disco irrinunciabile.
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