Dopo il successo accumulato con "Wishmaster" nel 2000, i Nightwish decisero di pubblicare questo EP per non lasciare a bocca asciutta i fans fino a Century Child. Si tratta di un disco per metà registrato in studio e per metà live. La prima parte è composta da quattro tracce: la title-track, 10th man down, Away e il remake di Astral Romance.
La title-track è una cover di Gary Moore, qui la troviamo reinterpretata magistralmente "alla Nightwish", con cori, violini e, naturalmente, un cantato quasi lirico.
10th Man Down è secondo me, la migliore del lotto. E' una canzone molto cupa, che per certi versi può ricordare One dei Metallica (sia per le tematiche, sia per l'intro di spari e bombe, sia per la sfuriata finale). In questa canzone si alternano la voce cristallina di Tarja al growl demoniaco di Wilska (presente anche in Oceanborn), costruendo un bellissimo contrasto sonoro. Questa canzone può essere considerata il punto di passaggio da album "allegrotti" come Wishmaster, ad altri cupi e possenti come Century Child e Once. Away è una ballad triste e malinconica, che doveva far parte del precedente disco. Anche essendo molto bella e "strappalacrime" nel contesto resta piuttosto anonima. La quarta traccia è l'inutilissimo remake di Astral Romance, inserito solo per "riempire spazio". E' curioso sentire come nella versione originale si allacciasse al metal classico, mentre qua è (purtroppo) riarrangiata in maniera power.
Come ho già detto la seconda parte è un live registrato in Finlandia. Per qualche motivo, non mi convince affatto. Tecnicamente è un live ottimo: produzione impeccabile, scaletta perfetta e buona tecnica da parte dei musicisti, ma il problema è che è troppo "freddo", senza emozioni, non entri nell'atmosfera. In poche parole, unica pecca in una buona discografia come quella del combo finlandese.
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