Cazzaccio di puttana ladra, questo C.A.T ( metacatinone ) è very very up, prendi del kat (che non è kitekat) , che poi è efedrina, e la vita ti sorride, ancora meglio il siero di ephedra, cioè efedrina purissima, ma mi son dovuto accontentare, dato che le dogane.....ehehehehehhe
ohohohohohoho
Il 1994 è stato l'anno in cui vede la luce questo capolavoro dei Nine Inch Nails, il disco in questione è oggettivamente tra i primi 10 dischi degli anni 90, e uno tra i massimi dischi di sempre.
Questa analisi è rivolta ad un pubblico mentalmente adulto, cioè al 20 & dei frequentatori di debaser, dato che gli altri 80% sono talmente ottusi che non vanno più in la dei metallica,avendo il derebro completamente incenerito dai media, oltretutto è rivolto a chi voglia entrare più da vicino nell’opera di un genio, ho deciso che l’unico sistema per parlare di una simile opera sia la psicanalisi, per cui non mi soffermerò molto sull’aspetto musicale, piuttosto su quello psicanalitico, scusandomi per la lunghezza ma non si poteva fare altrimenti se si vuole capire qual è il senso metaforico e nascosto (mica tanto) dell’opera, e poi diciamocelo chiaramente, chi no riesce a leggerlo vorrà dire che ha un quoziente intelletuale ahimè inferiore alla media.
Un avviso: qualsiasi traccia, estrapolata dal contesto, è incompleta.
L'album si apre con "Mr Self Destruct", la canzone comincia con colpi di arma da fuoco e con i lamenti di un uomo che sta venendo torturato, non è chiaro se da se stesso o da qualcun altro. Questo tema della schiavitù, della dominanza e della sottomissione è l’asse portante dell’opera.
Il testo comincia con "I am the voice inside your head, and I control you [Sono la voce all'interno della tua testa, e ti controllo]", e continua elencando i modi in cui possono essere stabiliti controllo autodistruttivo e manipolazione , dall'odio al sesso, alla "denial guilt and fear [negazione colpa e paura]" della religione, alla tossicodipendenza.
L'autodistruzione si nasconde in ciò che più si desidera, perchè è questo a detenere il vero potere su di te. E cosa è che il protagonista desidera allo scoccare del secondo pezzo? Ecco piggy:
[ehi porca, sì tu
ehi porca porca porcellina porca
tutte le mie paure sono divenute realtà
nero e blu e ossa rotte
mi hai lasciato qui, sono completamente solo
la mia porcellina aveva bisogno di qualcosa di nuovo...
niente può fermarmi ora, non me ne importa più
niente più fermarmi ora, semplicemente non me ne importa]"
per "piggy" si intende un'ex-amante che non aveva più bisogno del personaggio (come è scritto negli ultimi versi, "nothing can stop me now, you don't need me anymore [niente può fermarmi ora, tu non hai più bisogno di me]". La deduzione che "piggy" è stata un amante piuttosto che una qualche altra figura è basata sulle canzoni successive, come "Closer", dove la potenza sessuale è mostrata come una forma di controllo e di identità che l'uomo sperimenta in modo forte. Quando il personaggio principale viene respinto, il suo controllo è spezzato ed è lasciato in stato di impotenza. L'abilità di "piggy" di sfuggire alla sua presa lo colpisce nel profondo e lo lascia a cantare pateticamente il mantra che più tardi si ripresenterà: "nothing can stop me now [niente può fermarmi ora]".
Passiamo alla terza canzone , eresy:
"La ribellione metafisica è il movimento attraverso il quale l'uomo protesta contro la sua condizione e la creazione tutta... il ribelle metafisico protesta contro la propria condizione umana." (Albert Camus)
Nietzche una volta annunciò al mondo che "Dio è morto", ed è lo stesso grido del personaggio di "Heresy". Il personaggio attribuisce a Dio la colpa delle proprie sofferenze ,ma non si ferma qui. Per giustificare l'uccisione di Dio, il personaggio gli attribuisce la responsabilità delle sofferenze di tutta l'umanità, dal virus dell'AIDS ("he made a virus that would kill off all the swine [ha creato un virus che togliesse di torno tutti i porci] alle "atrocities done in his name [atrocità compiute nel suo nome]. Il suo odio verso dio è tale che preferirebbe rischiare di bruciare all'inferno piuttosto che sottomettersi e mostrare devozione a quello che percepisce come il proprio carnefice.
Quando il personaggio detronizza Dio in un accesso di indignazione, fa di più che uccidere la divinità. Quando il regno di Dio cade, tutto ciò che vi era legato cade con esso, compreso qualsiasi senso del significato o della morale.
irrompe poi "March of the pigs [La marcia dei maiali]", che affronta l'argomento del rapporto dell'uomo con la società. La canzone è una chiara denuncia di un mondo avido e cannibalistico i cui membri godono nell'osservare i fallimenti altrui. Quello è il loro divertimento. Nella società come egli la vede, chiunque viene visto come un pericolo per l'ordine prestabilito, chiunque potrebbe essere in grado di rivelare il triste mondo che si cela dietro le menzogne, o chiunque abbia una sensibilità più sviluppata di quanto è permesso, è screditato di fronte al mondo e viene socialmente emarginato. [voglio distruggerlo, voglio farlo a pezzi, voglio fotterlo, voglio vederlo cadere"]
Il mondo al quale egli si vede contrapposto non è un mondo di esseri umani, ma il regno dei maiali di Dio, fatti a sua immagine. L'uomo non riesce a stabilire un legame con questo mondo, e non riesce a venire a patti con la propria attitudine all'indifferenza. E' incapace di concepire gli altri come esseri umani, è incapace di amare o avere fiducia negli altri. Non riesce ad essere parte del mondo, quindi il mondo deve pagare.
Quando abbiamo esaminato "Piggy", abbiamo visto che i rapporti dell'uomo erano legati a doppio filo all'idea del controllo e dell'identità raggiunti attraverso il sesso. La complessa natura di questo legame è descritta in "Closer".
[Tu permetti che io ti sconsacri, tu permetti che io ti penetri, tu permetti che io ti complichi, aiutami, ho fatto a pezzi quello che c'è dentro di me, aiutami, non ho un'anima da vendere, aiutami, l'unica cosa che può funzionare con me, aiutami a fuggire da me stesso, voglio fotterti come un animale, voglio sentirti dal di dentro, voglio fotterti come un animale, tu mi avvicini a Dio]". La completa sottomissione della partner a tutti i suoi abusi gli dà il più completo potere. E attraverso questo potere egli può sfuggire alla sua vita di vittima irrecuperabile e provare quello che crede essere un controllo divino.
Il personaggio sa che, in qualche modo, il suo controllo è illusorio, ma lo accetta ugualmente.
La sua intera esistenza è basata sul controllo di un altro, ad ogni costo. La sua intera identità e volontà di vivere dipende da un altro. "You are the reason I stay alive [Sei il motivo per cui resto in vita].
Quando "piggy" non si sottomette più alla sua volontà, egli è defraudato dell'identità che aveva costruito per proteggersi. E' allora che, confuso e senza nessun altro a cui rivolgersi, che l'uomo dirige la sua ira verso Dio, che egli identifica con il controllo totale , questo comincia ad essere stabilito in "Closer", "You get me closer to God [Tu mi avvicini a Dio]", ma è illustrato più chiaramente nella canzone successiva, "Ruiner". L'ascoltatore entra nella vita dell'uomo a questo punto, quando egli è finalmente pronto ad affrontare il proprio degrado. La sua falsa connessione della potenza sessuale e del controllo con Dio è evidenziata nella musica di "Closer".
"Ruiner [Il distruttore]" è la più esplicita condanna non solo di Dio, ma anche di una qualsiasi fede in Dio.
Tutto ciò che fa parte di questa esistenza corrotta è attribuito a Dio. Come in "Heresy", dove Dio era responsabile dell'AIDS, ora egli è etichettato come un "untore" responsabile del "morbo" degli umani.
La percezione che l'uomo ha del suo rapporto con Dio è di controllo e abuso. E' uguale alla relazione che aveva con "piggy" e con la società, ma i ruoli sono invertiti. Siccome il suo controllo pone le proprie radici nella sfera sessuale, le sue immagini di Dio sono ritratte con immagini di questo tipo: "How did you get so big? How did you get so strong? How did you get so hard? How did it get so long? (Come sei diventato così grande? Come sei diventato così forte?Com'è diventato così duro? Com'è diventato così lungo?)
La simbologia fallica di queste frasi è abbastanza evidente, ma ancora più rivelatorio è il tono in cui sono espresse. Le tastiere si alzano di volume ed echeggiano violentemente, a significare la potenza dell'uomo mentre egli si rivolge a Dio in tono accusatorio, e con una punta di crescente gelosia.
Con il pezzo ruiner si decreta la morte di Dio e l'uomo liberato proclama trionfante "You didn't hurt me, nothing can hurt me, nothing can stop me now [Non mi hai ferito, niente può ferirmi, niente può fermarmi ora]". Ancora una volta l'intensità crescente delle tastiere proclama la potenza dell'uomo. Egli è al massimo del proprio potere, "Nothing can stop me now [Niente può fermarmi ora]"
Seconda parte dell’opera
Proprio nel momento in cui egli ha raggiunto il suo obiettivo, la trappola si svela in tutta la sua amarezza. L'uomo sofferente che un tempo si era ribellato alla crudele natura della propria situazione trova dentro di sè qualcosa di ancora più crudele : la voce nichilista dell'indifferenza.
Dopo che Dio è stato eliminato, il tema centrale dell'album è una nuova battaglia, una lotta interiore. L'umanità dell'uomo si trova a combattere contro la sua controparte meccanica (una metafora per indicare il mondo moderno, in cui il mistero dell'Essere è sostituito dalle vuote risposte della Scienza). "The becoming"
[Tutto il dolore scompare, è la natura dei miei circuiti interni, sommerge tutto ciò che sento, non posso sfuggire a questa mia nuova consapevolezza, il me che conosci provava dei sentimenti, ma il sangue ha smesso di pompare ed egli è stato lasciato a decadere, il me che conosci ora è fatto di fili metallici, e anche quando sono proprio qui con te sono così lontano]". Più profondo del suo conflitto con Dio, questo conflitto minaccia di strappargli la sua umanità e rimpiazzarla con un mondo meccanico di stagnazione sociale e morale.
E' possibile che questo accada perchè il significato delle cose è decaduto con il regno di Dio. Non ci sono più leggi morali a porre dei limiti all'uomo; può fare ciò che vuole. Può fare ciò che vuole, ma non ci sono più ragioni per fare o non fare qualsiasi cosa.
A questo punto l'uomo si rende conto di ciò che ha fatto, sa che ha tradito se stesso, ma non sa cosa fare.
Proprio allora, quando la vittoria della parte meccanica sembra imminente, la canzone si apre al suono ritmico e naturale di un motivo suonato alla chitarra acustica, con una voce umana che canta a bocca chiusa in sottofondo. Qualcosa all'interno dell'uomo non può accettare ciò che sta succedendo, ma non riesce a trovare la forza di fare nulla, a parte nascondersi passivamente.
Parte i do not want this, l’atmosfera di quell’inizio è quanto di più desolante e meccanico abbia mai sentito, sembra risuonare in un mondo dove ogni tipo di calore e sentimento umano è scomparso: è il nostro mondo! La nostra società in cui stiamo vivendo tutti i giorni gente!
Improvvisamente il vuoto viene sommerso da un brutale attacco di suoni violenti che sei costretto ad abbassare il volume del tuo HI-FI altrimenti qualche vicino potrebbe avvisare i carabinieri o la neuro eheheheh.
La parte umana del personaggio ha i minuti contati. "I'm losing round…..[Sto perdendo terreno, tu sai quanto duramente questo mondo ti può colpire, sono fatto di argilla, ho paura di essere l'unico che la pensa a questo modo]", dice la voce umana, rivelando la disperazione della sua posizione.
[Continuo a cadere sempre giù dalla stessa collina, i bambù mi perforano la pelle, da me non nasce nulla, sto annegando come sotto una cascata, due piedi sotto la superficie (dell'acqua) riesco ancora a vedere incresparsi il tuo viso, e se riuscissi a raggiungerti forse riuscirei a lasciare questo posto]". La voce che pronuncia queste parole è agghiacciantemente atona, e contrasta con quanto viene detto. La voce meccanica schernisce la voce umana, sventolandogli davanti l'opzione di cercare aiuto da qualcuno, sapendo che l'aiuto di un altro non sarebbe mai accettato. La voce umana emerge per protestare miseramente, "I do not want this", e prontamente assalisce la voce meccanica e le sue offerte beffarde: [Non dirmi come mi sento, tu non hai idea di come mi sento]".
"Quando il trono di Dio viene rovesciato, il ribelle realizza che ora è sua responsabilità creare la giustizia, l'ordine e l'unità che ha cercato invano all'interno della propria condizione, giustificando in questo modo la caduta di Dio." (Albert Camus)
La voce meccanica è nata dall'assenza di significato, quindi forse il personaggio può sfuggire ad essa stabilendo un nuovo ordine morale (Voglio conoscere tutto, voglio essere ovunque, voglio fottere tutti, voglio fare qualcosa che abbia importanza)
La sua voce gocciola di desiderio mentre emette queste parole, pregne di potenza sessuale. Infine dice a se stesso: avrò il potere assoluto. Sarò totalmente libero. Sarò intoccabile dai limiti della condizione umana. Ora, egli sarà Dio. (E cosa significa essere Dio, per lui?) Ora avrà il controllo. (E non era questo che vedeva nel rapporto tra l'uomo e Dio?) Ora sarà libero. (E alla fine non è forse la libertà l'argomento portante di tutto questo?) Ora diverrà il Distruttore.
"Ora comincia lo sforzo disperato di creare, al prezzo del crimine e dell'omicidio se necessario, il regno degli uomini." (Albert Camus)
parte "big man with a gun [Grande uomo con una pistola]"
La canzone si apre con un ritmo di percussioni palpitante e più voci distorte, che gemono di estasi o sofferenza... probabilmente di entrambe.
[Sono un grande uomo
(sì, lo sono)
e ho una grande pistola
capisci?, un grande vecchio cazzo e
mi piace divertirmi
premerlo sulla tua fronte
te lo farò succhiare
e magari ti farò un buco in testa
così, tanto per farlo
posso portarti alla degradazione se voglio
posso divorare
sono duro come il fottuto acciaio, ed ho il potere
sono un uomo in ogni centimetro, e in qualche modo te lo dimostrerò
io e la mia fottuta pistola
niente può fermarmi ora
sparo sparo sparo sparo sparo
verrò tutto su di te/su voi tutti
io e la mia fottuta pistola
io e la mia fottuta pistola]"
Quindi questo è il regno degli uomini? Un regno della stessa violenza arbitraria e tendente al controllo che era stata attribuita al regno di Dio. Proprio come il Distruttore aveva terrorizzato lui, lui terrorizzerà gli altri. Naturalmente; dati gli elementi che già conoscevamo, come potevamo aspettarci una svolta diversa?
La sua intera concezione di Dio era basata sul senso del controllo e dell'abuso non perchè fosse quella la natura di Dio, ma perchè quella è la SUA natura. La tragica natura dell'uomo è che è incapace di instaurare legami con il mondo che lo circonda, di vedere gli altri come esseri umani e non maiali, e a causa di questo, egli può solo essere un distruttore.
Questo regno dell'uomo è esagerato, violento, frenetico, è la società occidentale dove viviamo, tutto fuorchè stabile. Quando l'uomo grida "nulla può fermarmi ora", il mondo sta collassando un'altra volta intorno a lui. Per quanto possa tentare di farlo, l'uomo non può prendere il posto di Dio; non è in suo potere. Quindi il tentativo del personaggio di assumere un tale ruolo fallisce, e lo fa ridiscendere al destino che lo aveva praticamente quasi fatto suo: la sua parte meccanica.
La traccia successiva dell'album, "A warm place “, è triste quanto bella. La canzone rappresenta un punto principale di svolta nella storia; è un momento tragico di profonda realizzazione. Tutto ciò che ha fatto gli è infine chiaro, insieme al suo passaggio da distrutto a distruttore, e il suo ruolo al centro di tutto questo. Realizza che la sua intera vita è stata un continuo, circolare infliggere dolore agli altri per sfuggire al proprio, e la componente umana che è ancora intatta dentro di lui è orripilata. Vede la violenza che egli stesso rappresenta, e di cui sarà responsabile. Una nuova scelta si apre davanti a lui, una nuova via di sfuggire alla voce meccanica che si è ritirata ma non è ancora stata sconfitta: la morte. Non cercherà più di scappare da se stesso attraverso gli altri, dice a se stesso. Vuole accettare il dolore della propria vita .
"Eraser [Il cancellatore]" è principalmente una messa in parole delle rivelazioni avute in "A warm place". Parte tra sospiri occulti da messa nera e lamenti in sottofondo, poi entra la batteria elettronica ed è un orgia meccanica di 3 minuti…..quando essa si spegne Reznor dichiara:
[Avere bisogno di te, sognarti, trovarti, gustarti, scoparti, usarti, terrorizzarti, spezzarti]" asserendo la natura del proprio rapporto con gli altri, e poi [perdimi, odiami, fammi a pezzi, cancellami, uccidimi]". La violenza che dirige verso se stesso è disperata, ha bisogno di qualcuno che metta fine alla sua vita.
Il passo finale sulla "spirale discendente" capita a questo stadio, quando egli ha accettato la morte ma non riesce ancora a premere il grilletto. L'indecisione lo porta ancora una volta a cercare un'altra via d'uscita. Sembra che il personaggio si rivolga ad una prostituta, o a una donna della stessa indifferenza di una prostituta, per trovare un qualche tipo di controllo alternativo; un controllo che non gli richieda di dare nulla, e che non faccia del male a nessuno. Comunque, quello che trova dentro di lui e dentro lui stesso serve solo ad alimentare il suo disgusto. La sua descrizione di lei in "Reptile [Rettile]" è fredda e realista, per non dire altro.
[Lei si apre completamente per lasciare entrare gli insetti
lei lascia una traccia di miele per mostrarmi dov'è stata
lei ha sangue di rettile sottopelle ,
sperma di migliaia d'altri gocciolano da dentro di lei...
oh mia preziosa puttana]"
Nella rettile, lui trova la stessa gelida indifferenza che è in lui e da cui sta fuggendo. Lei è una mentitrice che lo sottometterà ai propri desideri e gli dirà ciò che lui vuole udire, ma non pensa nulla di ciò che dice. Lei è incapace di sentire qualsiasi cosa nei suoi confronti, e gli fornisce sesso liberamente quanto ha fatto con l'uomo prima e con l'uomo che verrà dopo.
Quando egli dice "my disease my infection, I am so impure [mia malattia, mia infezione, sono così impuro]" realizza di essere ancora una volta guidato dalla propria corruzione e impurità (il suo bisogno di controllare gli altri) e accetta il fatto di non avere più alternative.
[Gli angeli sanguinano dal tocco corrotto della mia carezza,
ho bisogno di contaminare per alleviare questa
solitudine, e so che le profondità a cui scenderò sono illimitate]
"The downward spiral [La spirale discendente]" comincia con il silenzio, seguito da una chitarra acustica che suona le ultime note di "Closer", e poi vi è la descrizione del suicidio:
[Non poteva credere che fosse tanto facile
si puntò la pistola in faccia
bang!
(così tanto sangue per un buco tanto minuscolo]
La parte meccanica del soggetto osserva il suicidio in maniera distaccata,
come se non lo riguardasse; Osserva come la pistola sia ora puntata contro chi la regge così come era una volta puntata contro un altro in “Big man with a gun”. L’immaginario ricorrente delle pistola (simbolo fallico che rappresenta la sua idea del controllo divino attraverso il sesso) puntata alla testa di qualcuno mostra come la natura violenta del distruttore che è diventato sia ora focalizzata su se stesso, diventando effettivamente il responsabile della sua morte.
(i problemi hanno una soluzione
una vita trascorsa a rovinare cose riparata in un determinato flash
Tutto è triste in questo mondo
la più profonda sfumatura di fungo blu
tutto confuso
fuoriesce dalla mia testa)
L’uomo sta facendo molto più che sfuggire alla voce meccanica attraverso il suicidio, egli la uccide con se.
Cosi come la voce meccanica descrive la scena, la voce umana grida in hurt, liberando tutta la sofferenza e l’agonia che tormentano la sua esistenza: parte la traccia finale HURT ( una delle più toccanti canzoni di sempre, coverizzata perfino da Johnny Cash)
[mi faccio del male oggi
per vedere se ancora provo sensazioni
mi concentro sul dolore
l'unica cosa che è reale]"
Così comincia l’ultima canzone dell’album, "hurt", la più solitaria manifestazione della voce umana. In teoria questo è un trionfo, una vittoria dell’umanità, ma in realtà si è pagato un caro prezzo.
[l’ago fa un buco,
il vecchio familiare pungiglione
provo ad eliminarlo
ma ricordo ogni cosa]"
il riferimento alla droga è usato come una metafora per qualsiasi forma di comportamento autodistruttivo che si persegue nella speranza di sfuggire anche conoscendone le conseguenze e perfino accogliendole.
[Cosa sono diventato?
Mio più dolce amico
tutti coloro che conosco
alla fine se ne vanno
e tu avresti potuto avere tutto
il mio impero di sudiciume
io ti deluderò
io ti farò del male]
Rivolgendosi a un qualche amico che nella sua vita non è mai esistito, finalmente rinuncia totalmente al proprio controllo. Non ha più la forza di fare altrimenti. La sua incapacità di avere mezze misure è ancora una volta da notare. Quando lascia la presa, la lascia completamente ("avresti potuto avere tutto").
Questo essere ossessionato dagli estremi è uno dei temi più importanti dell'album .
Il suo desiderio di controllo lo porta infine alla sua perdita.
La purezza e l'unità che ha cercato in vita non sono state raggiunte.
[Indosso la mia corona di merda
sul mio trono di mentitore
pieno di pensieri rotti
che non riesco a riparare
al di sotto delle macchie del tempo
la sensazione svanisce
tu sei qualcun altro
io sono ancora esattamente qui]
Qui fa un'allusione al trono di Dio, che ha tentato di reclamare come proprio, e ricorda con rimpianto la propria violenza, che non potrà mai dimenticare. E finalmente arriviamo alle ultime liriche dell'album, che esprimono il desiderio dell'uomo di conservare se stesso, desiderio che può essere realizzato ed affermato solo se permette agli altri di fare lo stesso.
[se potessi ricominciare
mille miglia lontano
conserverei me stesso
troverei un modo per farlo]"
Il verso finale è la prova della crescita del personaggio. Tragicamente, è dopo la sua morte che essa viene raggiunta. Egli afferma fortemente il desiderio di custodire la propria umanità come un valore e un significato in cui gli esseri umani possono realizzarsi.
Queste parole finali sono spazzate via da un accordo elettrico che frantuma la quiete e si scioglie in un suono meccanico, che a sua volta si dissolve, a significare una fine o forse un nuovo inizio.
Nel calore oscuro dell'arena, di fronte a migliaia di persone, il climax di "Eraser" , la disperata supplica di morte , si compie. Lo schermo di proiezione, che mostrava un sole al tramonto su un deserto, diventa nero. Un sommesso ma forte vento da un altro paesaggio rugginoso e arido si fa vagamente udire.
Tanto HURT era personale sull'album, tanto oggi mentre la ascoltiamo trascende quel livello e va a comprendere tutta l'umanità. Lo schermo mostra immagini in bianco e nero, immagini di decadenza, di olocausto nucleare, e immagini orripilanti di una terra dilaniata dalla guerra dove donne e bambini stanno in piedi davanti alle proprie case devastate; i cadaveri di giovani soldati rimangono a terra, dimenticati; le vittime dei campi di concentramento vengono impilate, svuotate di una qualsiasi umanità. Un bambino intrappolato nel regno insanguinato dell'uomo fissa accusatorio il pubblico, come per chiedere "perchè?" "cosa sono diventato?" e infine pare "cosa siamo diventati?"
Il testo di "Hurt" ora diventa un'accusa a tutta la società moderna come "impero di sudiciume":
"We hurt ourselves today, to see if we still feel... try to kill the memory of it all away, but we remember everything [Ci facciamo del male oggi per vedere se ancora proviamo sensazioni... abbiamo cercato di eliminare il ricordo di tutto questo, ma ci ricordiamo ogni cosa]".
Carico i commenti... con calma