Una volta Trent Reznor faceva passare anni tra un'uscita discografica e l'altra. Adesso invece è più prolifico che mai: dopo "Year Zero" dello scorso anno e il monumentale-strumentale quadruplo "Ghosts I-IV" uscito lo scorso mese, arriva il nuovissimo e convincente "The Slip". E potete scaricarlo in maniera totalmente gratuita dal sito della band: http://www.nin.com/.

Dopo la breve intro "999,000", il gruppo comincia a pestare pesante. "I feel a million miles away, I don't feel anything at all" canta Trent in "1,000,000". Il suono NIN è sempre riconoscibile ma anche diretto come non mai, davvero lontano milioni di miglia dal passato. "Letting You" è caratterizzato da una parte vocale totalmente distorta, l'elettronica danza pericolosamente vicina all'hardcore e il ritornello è punk brutale. Un vero assalto sonoro che convince assai. "Discipline", il primo singolo, è ipnotica, un classico viaggio nella mente contorta di Mr. Reznor. "Once I start I can't stop myself", ci avverte. E con "Echoplex" difatti si sprofonda definitivamente dentro la sua dannata mente. Con "Head Down" è amore al primo ascolto, le parole di Trent sono le mie parole, la sua voce è la mia voce, la sua faccia è la mia faccia.

"Lights In The Sky" è una ballata sussurata al piano che arriva a spezzare il disco in due. Il ritmo rallenta, la voce sparisce. "Corona Radiata" (sì, il titolo è proprio questo... che sia uno sberleffo contro il noto paparazzo italiano?) è caratterizzata da un'atmosfera glaciale alla "2001: Odissea nello spazio". "The Four Of Us Are Dying" ha un beat di una profondità immensa, il viaggio spaziale può proseguire. Gran finale con la ritmata "Demon Seed", voce che inizia sussurrando e poi va in crescendo fino a urlare, mentre dei cori stranianti la accompagnano, yeah yeah yeah.

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