Nel 1989 vede la luce il primo album della grunge-band più famosa al mondo, i Nirvana di Kurt Cobain, ma "Bleach" è profondamente diverso dai suoi successori (soprattutto rispetto a "Nevermind" e "In Utero"), infatti di grunge qui ce ne è molto poco, ma molta mistura di vari generi, si disprezzano ogni regola e ogni etichetta, questo album non è nè punk, nè metal, nè alternative, è molto di più : è l'insieme, la colagulazione di questi generi in un'unico affascinante suono che si rispecchia nelle note di "Negative Creep", "School" (il brano più metal che Cobain abbia mai scritto, rivisitato successivamente dai Fear Factory), "Blew" (forte influenza punk rock) e poi c'è la premonizione di "About A Girl", più in linea su quanto il gruppo farà in "Nevermind".

Questo album dei Nirvana è forse il più difficile da sentire per quelli che apprezzano (o amano) album commerciali fino al midollo come "Nervermind", ma per coloro che macinano a tutto vapore sonorità grezze, sporche e più "heavy" "Bleach" è ottimo perchè mette d'accordo molti fan del rock in generale, ma se state cercando il pop punk di canzoni come "Come As You Are", "Smeel Like Teen Spirits" e "In Bloom" scordatevi questa recensione e non comprate l'album, sarete delusi.

Tra le curiosità di questo disco c'è la comparsa nel back-cover tra la line-up del chitarrista Jason Everman, che in realtà non ha suonato neanche una nota, ma ha fatto molto di più, ha prestato i 600 dollari necessari per registrare le 14 tracks, guadagnandosi così l'onorificienza. Bisogna complimentarsi con il lavoro dietro le pelli di Chad Channing che (prutroppo) in seguito sarà sostituito da Dave Ghrol, per la svolta commerciale di "Nevermind", per il suo suonare in maniera troppo pesante.

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