A me mi piacciono i Nirvana.

Mi piacciono perché sono incazzati neri e ti fanno venire la voglia di incazzarti anche a te. Li ho sentiti la prima volta un sacco di tempo fa, con la canzone Smells laic ten spiry, ad una festa dove era registrata su una cassetta falsa e appezzottata e da allora li ho amati alla follia.

Un mio amico mi disse che venivano dal paese di Gigi Hendric ed io gli ho creduto perché questo è un amico chitarrista e sa fare sulla chitarra il petting a 5 dita e, il giorno dopo, mi insegna anche gli accordi della canzone, ma senza il barrè perché a me veniva una schifezza. Mi gasai talmente tanto che decisi di accattarmi il cd originale, quello con il bambino con il coso da fuori nella piscina. I miei amici mi volevano scassare la faccia perché a Napoli nessuno compra i cd originali, solo i negozi, ma giusto uno per poter fare poi le copie pirata.
Una mia amica zoccola invece disse che aspettava che quel bambino si facesse grande perché prometteva bene… Comunque poi comprai anche una maglia con la faccia gigante del cantante Kart Kobein, a Piazza Garibaldi, falsa naturalmente, e la mettevo ogni giorno e se puzzava non faceva niente perché faceva molto “grudge”.

Sì perché i Nirvana hanno inventato la musica grudge che cambierà la musica di tutto il mondo e farà cagare sotto tutti, tanto che i giapponesi, anni dopo, vi faranno anche un film di paura, intitolato The Grudge in onore del mito. Comunque se si parla dei Nirvana non si può non parlare di Kart Kobein. Io prima di lui avevo come miti Vasco Rossi, Toto Cutugno, Pupo e Nino D’ Angelo. Ci sono mote somiglianze tra Nino e Kobein e non solamente il caschetto biondo ma proprio lo stile di vita e di pensiero. Kobein metteva le camicie di flanella mentre Nino i maglioni di lana ad agosto a Capri e tutti e due facevano scimunire le ragazze, solo che Nino si metteva con la più bella di Capri mentre Kobein con un cesso tossico, ossigenato, che lo riempiva di corna.
Ma musicalmente siamo lì: cantavano entrambi la disperazione. Nino dei suoi amori disperati, Kart dei suoi pensieri disperati e basta. Comunque io e miei amici facemmo la stessa cosa, togliemmo i poster di Nino, Vasco Rossi, Maicol Jakson e, per principio, mettemmo la facciona di Kobein perchè, altrimenti, che cazzo di grudge eravamo? Provammo anche a mettere su un gruppo musicale e facevamo le canzoni proprio dei Nirvana, nel garage di un mio amico ma a me non mi presero sempre per colpa del barrè e quindi li ascoltavo solamente. Però il padre del mio amico si incazzò e ci cacciò dal garage perché gli serviva per metterci dentro a spurgare le cozze e le vongole e i datteri illegalmente strappati dallo scoglio, perché doveva poi rivenderli in nero al mercato del pesce di Pozzuoli. E ci disse che se facevamo troppo casino andava a finire che la finanza ci faceva una visita.

Ora voglio recensire il disco: Smell laic ten spyry: già l’ho detto Cam es you are: inizia piano e Kart sembra non incazzarsi ma poi si incazza ed io mi sento più incazzato di lui Litium: un po’ si incazza un po’ no ma io me ne frego è grande lo stesso Polly: il mio amico ma la insegnò senza il barrè e disse che se la suonavi sulla spiaggia si trombava di sicuro. Io lo feci ma trombavano solo gli altri… . Tutte le altre canzoni non li ricordo i titoli, però facevano saltare e sbudellare e facevano tanto figo, per questo tutti i miei amici ed io sentivamo i Nirvana, i Pell Jem e tutti i grudge che uscivano in quel periodo e poi qualche anno dopo i Grin dey solo che a questi le maglie con i faccioni non le facevano, chissà perché ? Ma forse se a Napoli le chiedi su ordinazione te le creano apposta, boh?

Comunque i Nirvana non li batte nessuno anche se poi il cantante si sparò perché non gliene andava bene una, ma forse l’ hanno accoppato perché aveva sgarrato con qualcuno con cui non doveva sgarrare. Nino è ancora vivo, quasi quasi ci rifaccio un pensiero a farmelo ridiventare il mio idolo di una volta. Oh, Nino è Nino! Comunque poi imparai a fare il barrè, e se vi può interessare ho fatto anche i calli ai diti.

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