Un'esperienza entusiasmante che fin dalla sua uscita suscitò scalpore per la violenza e la potenza che sprigionò non appena inserito il disco nello stereo.
Tutte le tracce sono un miscuglio di cattivo dolore e rabbia, che si confeziona in un container di inquietudine e malessere che dal primo fino all'ultimo trasmettono senso di claustrofobia sociale collaterale. I suoni tolgono lo spazio a quelle poche parole, ricordi di una vita iniziata male ma che finirà male, molto male, come bere varecchina ed esserne contenti.
Sono nuovo.

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