Ho la passione per le b-sides degli artisti che più amo: ho scovato in questo modo, spesso, vere e proprie miniere d'oro. Avevo già scritto dell'enorme (a livello qualitativo e quantitativo) materiale che l'incoscienza dei Blur aveva relegato a semplici lati b quando qualsiasi gruppo sano di cervello ci avrebbe campato su decenni. Non potevano mancare i Nirvana, con i loro singoli, le loro b-sides, le loro rarità estratte da varie pubblicazioni, ufficiali e non.
"With The Lights Out" era un buon cofanetto retrospettivo, forse un pò troppo dispersivo: dai tre dischi e un dvd di materiale pubblicato si poteva tirar fuori senza nessun problema un doppio album, magari a prezzo di un singolo, e sarebbe stato un ottimo "Incesticide 2", e non un "Cash Cow", come Cobain avrebbe voluto chiamare "Incesticide" all'epoca, "oh well, whatever, nevermind".. Quello che volevo sottolineare e ciò che davvero importa, alla fine, sono le emozioni che provo ogni volta che metto su pezzi come "Even In His Youth", "Sappy", "Clean Up Before She Comes", vere e proprie gemme preziose, incomprensibilmente tenute nascoste ai più. C'è il lerciume di "I Hate Myself And I Want To Die" e "Curmudgeon", l'ossessione di "Moist Vagina" e la quiete di "Marigold", unico brano firmato esclusivamente da Grohl del catalogo Nirvana, senza dimenticare le splendide cover di Velvet Underground ("Here She Comes Now"), Wipers ("D-7" e "Return Of The Rat") e Leadbelly, il bluesman amatissimo da Cobain ("Ain't It A Shame", "They Hung Him On A Cross" e "Grey Goose").
E c'è la sua furia da belva ferita, ora lucida ("Taken Eastern Song", "Oh, The Guilt"), ora offuscata ("If You Must"), ora totalmente cieca ("Anorexorcist", "Mrs Butterworth"): sempre e comunque sconvolgente.
Non so cosa avrebbe fatto Cobain con o senza i Nirvana: il famoso progetto con Stipe dei R.E.M.? Un lavoro sulla sperimentazione selvaggia divenendo "quasi psichedelico ma con una struttura più forte"? Un ultimo disco acustico stile "Unplugged In New York"? Poi ascolto la splendida "You Know You're Right", l'ultimo brano inciso, e capisco la totale inutilità di farsi tante domande: la risposta è lì, nell'alternarsi tra quiete e tempesta, nelle urla liberatorie di un autore estremamente vivo e inquieto, nel geniale istinto compositivo di una delle più belle anime che il rock ci abbia mai regalato.
Carico i commenti... con calma