Mi trovo qui, avvolto dal caldo torrido, a recensire questo album ma più in generale questo gruppo che definire fenomenale è direi assai riduttivo. Mettersi le cuffie ed ascoltare questi pezzi significa abbandonare la materialità del nostro quotidiano vivere ed entrare in un mondo fantastico fatto di tecnica, originalità ma più in generale di quel qualcosa che non si riesce ad esprimere con le semplici parole. E' una esperienza unica ascoltare i Nocturnus, qualcosa che è impossibile tradurre a parole, qualcosa che ti fa capire quanto siamo limitati noi esseri umani, noi comuni mortali che in certe rare occasioni non siamo in grado di attingere al ricco vocabolario delle parole per rappresentare ciò che abbiamo vissuto, perchè ogni parola è fuori luogo o riduttiva. I Nocturnus appartengono allo stessa famiglia di gruppi assai più blasonati quali Death, Obituary, etc.. Il loro primo album vede la luce nel 1988, si intitola "Science of Horror" e si allinea per composizione e testi a quella rivoluzione musicale di cui il buon vecchio Chuck Shuldiner viene oggi giustamente additato come pioniere. I Nocturnus non hanno avuto la stessa fama dei Death, anzi sono veramente in pochi a conoscerli ed è proprio per questo che, vista la bravura, mi sento onorato di recensire quello che ritengo il loro miglior album. Nonostante la provenienza dalla terra del Death statunitense (Florida), i Nocturnus non seguono i clichè di quel death ma si fanno pionieri e poi unici rappresentanti di una variante in cui la tastiera di Louis Panzer avvolge di atmosfere fanta-shock le chitarre di Mike Davis e Sean McNenney. Le chitarre appunto, incredibili ed omnipresenti, assoli fulminanti, scale superbe che farciscono ogni singola frazione di ogni brano, complessità fuori dalla norma, decine di riff differenti per ogni brano, il tutto correlato da suoni artificiali e psichedelici che riflettono il contenuto dei testi, costantemente tra il mistico ed il fantascientifico. I brani sono tutti stupendi, ognuno una storia a sè, imprevedibili ed esaltanti, lezioni di tecnica chitarristica, la voce strillante modello Chuck, le atmosfere uniche ed esclusive. Per adesso basta ho già speso troppe parole inutili, questo album è un must!!!
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