Dopo il loro più grande capolavoro i NOFX, prendono una decisione molto coraggiosa. Potevano rifare un secondo "Punk In Drublic", e vendersi così a Mtv, a una Major, e fare tonnellate di verdoni.
Invece no: nel 1996 esce "Heavy Petting Zoo", un album più soft e meno potente e veloce dei precedenti lavori, e comunque leggermente inferiore a questi ultimi. Quest'album porterà poi a concepire l'anno seguente forse il loro migliore album: "So Long and Thanks For All The Shoes", un Cd pieno di sfaccettature musicali, molto veloce e al tempo stesso melodico.

Questo "Heavy Petting Zoo" vuole essere, come prima cosa, un enorme VAFFANCULO a Mtv, alle radio, alle major e a tutti quelli che prima non li cagavano di striscio e invece adesso vedono in Fat e soci un nuovo sensazionale gruppo, da spremere bene per farci su tanta grana. Ma loro se ne fottono, non gli servono questi "mezzucci" per essere famosi. Comunque torniamo al cd. La bellissima traccia d'apertura ("Hobophobic") sembra riportarci direttamente a "Punk In Drublic": 50 secondi scarsi tiratissimi di furia punk. Però, da qui in poi ogni canzone sembra immersa in una strana tranquillità, anche se musicalmente simile a quelle del passato. Si continua con "Philthy Phil Philanthropist" e "Freedom Lika Shopping Cart", melodiche e molto coinvolgenti. La quarta canzone, "Bleeding Heart Disease", che alterna il lento-veloce tipico di quest'album e ha un testo non tanto ironico come al solito (...Happiness was killed we watched it bleed, some say it died from hate, Some say from bleeding heart disease...), è sicuramente la migliore del disco. "HotDog In A Hallway" estrania un pò da tutto l'album. "Release The Hostages" (veloce e rabbiosa) ritorna sui passi di "Hobophobic". Poi vengono la stupenda "Liza" che continua la mitica saga di "Liza&Louise", e la strafottente "What's The Matter With Kids Today?", un attacco diretto a tutti i bambini per bene e perfettini (...They disregard civil disobedience, They'd rather do what they're told... They're never late, don't smoke or break rules, They eat right, study hard, They like school...). Seguono "Love Story", dove i californiani si perdono un po', "The Black And White" inizia con un giro di chitarra quasi Hard Rock che sfocia poi nel loro punk-hc sfrenato e stupendo e invece "Whatever Didi Wants" ritorna sul pacato e ritmato. Chiudono l'album "August 8th" e "Drop The World", entrambe belle, la prima lenta, la seconda melodica e allo stesso tempo tagliente.

Un album non nel loro solito stile, ma comunque bello, coinvolgente, sintomo anche di una voglia di rinnovarsi e di far parlare dei loro album mai in maniera scontata. Una curiosità: l'album è uscito anche con il nome di "Eating Lamb" ed ha suscitato parecchie polemiche per la sua copertina che raffigura un allevatore e una pecora in posizione hard.

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