Mi è capitato, qualche giorno in cui io fossi, tenuto in disparte e che fossi molto arrabbiato con il resto dell'umanità. E non riuscivo mai a trovare un c.d. che mi piacesse ! Tra le infite montagne di album Oi! (The 4 Skins, Skrewdriver, Exploited ecc ecc) decisi, di comprare qualcosa di diverso. E ho incominciato a sentire roba tipo Industrial, Grindcore e Punk. Ma non mi facevano sentire a mio agio. Incomincio da qui, a fruttare una passione per il black metal, e così andai nei negozi più importanti di Roma (ebbene sono un romano !), e quello che mi parve furono molti album con copertine nere (Darkthrone, Mayhem, Burzum su tutti… ), e mi cadde l'occhio so questo album. Copertina traumatizzante, colori accesissimi e insoliti … E alla fine lo comprai.

Mi ricordo che rimasi incantato, dal fatto che le tastiere, costituivano un ruolo importante nelle canzoni, e che il sound era dannatamente pulito ! Infatti quando sentii "Black Moon Overture", rimasi impressionato, che non è niente meno che una canzone in stile medievale. "Kuyaviya", ricorda fagamente i Satyricon, in versione più oscura e meno beffarda, è l'insolito growl iniziale mi sembra insolito, per la canzone (e per black metal in generale), ma ne apprezzo la sua diversità, anche se lo scream è la forma che domina nell'album, e la voce è un incrocio tra Varg Vikernes (quello di Filosofem) e Emperor Magus Caligula (dei Dark Funeral), la doppia cassa è perfetta e le tastiere funzionano, le traccie sono cattive. Ma il capolavoro e "Goat Horns", lenta e molto melodica, come ha insegnato la tradizione Burzum. Le tracce sono tutte molto lunghe, ma non annoiano, grazie ad un efficace e azzecatissimo suono delle tastiere, che rendono il tutto più accettabile, (ecco perchè li paragono ai Satyricon, di Nemesis Divina). A me è parso abbastanza efficace e molto oscuro (che serva da lezione ai Cradle Of Filth… ), le tastiere sono veramente belle. E sembrano molto vicine all'epic.

Sono molto felice che esistano ancora lavori come questi, perchè secondo me profanare la musica classica è sbagliata (non dico di ascoltarvi il mio caro Ludovico Van, ma almeno di apprezzarne la tecnica), in questo album funziona tutto. Un altra nota da citare, è la posizione politica (loro sono nazi) che in questo album viene messa in disparte. ''Kolyada'' è abbastanza buona, da notare le chitarre e le loro distorsioni, molto simili a quelle di Aske (e sapete di chi parlo… ), secche e con pochi bass ma che ti fanno effetto, entrano nella pelle e frantumano le ossa. La batteria, è perfetta con cambi di tempo e rallentamenti bellissimi. Molto epico e abbastanza gothic. Le chitarre di Kolyada, sono veramente belle. Aspetto altri lavori come questo, e non mi importa che siano nazi o meno. L'ultima canzone è "Eternal Circle", un outro di tastiere molto belle, e abbastanza fredde. Qualificherei questo album, come un bellissimo approccio tra l'ambient e il black metal. E' un lavoro ben riuscito, e poco distante dal black metal banale che gira oggigiorno, (poi non andiamo a criticare sempre i Cradle… che mi fanno schifo XD), perchè è dagli anni dall'inizio del 2000, che escono album che dire patetici è dire poco, specialmente parlando di black metal ! Andiamo sempre a vedere quegli sclerati li, come si chiamano… ah si i "Dark Funeral". Trappoco usciranno nomi patetici come: Pustfatrum, Schifattecchi, I Ciccio Pasticcio, Ubaldo Ubaldi, Eghefanm, Ajeje!

Questo album, invece è molto diverso da quella schiera di matti, e penso che il concetto di black metal sia rinchiuso in questo "Goat Horns", che sembra poco incline ad andare su Rock Tv (dove militano ancora i 99 Posse !). Non parliamo di Dimmu Borgir, ne dei Cradle Of Filth, ne degli ormai defunti DarkThrone, parliamo di gente che esce fuori dal coro veramente. Di gente che non è diventata trasgressiva andando su Rock Tv, non parliamo di questo ! Purtroppo mi dispiace che questa band, sia sottoposta dalle solite critiche e accuse di nazionalsocialismo (e a forza di criticare Hitler son tornate le Brigate Rosse! Mortacci loro!). Non mi è piaciuto sfociare nel discorso della politica ma purtroppo, sono stato costretto perchè qui di politica ce ne. In questo "Goat Horns" specialmente. Con questo album, aspetto un ritorno sulle scene di Burzum, che ho sempre stimato. E che vengano ancora alla luce album come questi. E credo che sia indispensabile almeno dargli un ascolto, perchè vi assicuro che è un bellissimo album.

PS: Questa è la mia prima recensione in fatto di black metal, spero che vi piaccia. E NON MI CRITICATE PERCHE' SONO PER LA "FIAMMA TRICOLORE", perchè debaser è un posto dove trova spazio la musica, e dove ci sono anche ottimi de-recensori.

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