Nel '99 in delirio per i Nomadi, 2°superiore, ascoltavo una delle grandi raccolte dei successi del gruppo con Augusto, degli anni '70: negli 'scarti', cioe' nei pezzi che non erano stati utilizzati per una raccolta con il meglio della loro produzione, in album doppio, a costituirne un altro, di album doppio, trovavo un pezzo che non aveva catturato la mia attenzione, ma si era 'imposto' nella mia mente: 'CRESCERAI'.
'Per giocare un'aquilone...
un gesso bianco...il vecchio muro.
Bastava un niente per sorridere,
una bugia per esser grande'.
Nel 2015, alla laurea di una ragazza piu' giovane di me, e che se ne tornava in Sicilia il giorno dopo, dal nulla mi era tornata questa canzone:
'Crescerai, imparerai.
Crescerai, arriverai.
Crescerai, tu amerai'.
Questa, di cui ero innamorato, era molto affiatata con la sua famiglia e molto affettuosa con dei suoi fratellini piccoli. Faceva per me (o almeno cosi' pensavo):
'Bastava un niente...un campo verde,
una corsa e poi...a pescar sul fiume.
Bastava un niente per sorridere:
una bugia per esser grande'.
A casa sua l'ultimo istante di spensieratezza, prima di una nostalgia per la sua partenza durata due anni:
'Crescerai, imparerai.
Crescerai, arriverai.
Crescerai, tu amerai'.
'Il rimpianto rimarra' di quell'eta'...di quell'eta' ' a cui aggiungevo: 'La tua dolcezza rimarra' in questa citta', a Genova'.
Ormai spenta l'emozione per la sua partenza, quando nel 2020 ho iniziato la mia avventura di supplente nelle scuole medie e superiori (o, come la formula odierna da una delle riforme del ministero della pubblica istruzione, 'Scuola secondaria di primo e secondo grado') la canzone, nelle parole del ritornello, l'ho usata nelle lettere di saluto a molte delle classi dove ho insegnato.
Ho spesso pensato che queste parole potrebbero essere il motto di uno dei ministeri dedicati all'istruzione (o entrambi), sempre che, dall'idea che ci si fa sulle varie notizie che lo riguardano, funzionasse a dovere.
Ed e' certamente il mio augurio alle generazioni dei ragazzi e delle ragazze a cui insegno, anche se sento raccontare che soffrono di vari problemi e disagi, gia' da prima della pandemia e ora (per famiglie spesso disfunzionali, eccetera eccetera...), da sembrare queste parole quasi superate.
Spero non sia cosi': tra le varie canzoni dedicate all'infanzia, non dubito che ce ne siano di migliori, ma questa mi ha conquistato come una donna che ama da portarmela come un motto, oltre l'ambito discografico di cui fa parte.
E' LA MIA VITA. Non solo il retro del 45 giri del 1973 (e la canzone di una pubblicita' del '99 o su di li'). Vi saluto.
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