Ogni essere umano dovrebbe una volta almeno nella vita ascoltare questo cd, a prescindere dal genere che ascolta di solito, a prescindere da chi è e da quello che fa nella vita. . Una recensione completa di quest’ opera è un impresa praticamente impossibile perché è come recensire la morte. Un disco per godertelo a pieno lo devi vivere, lo devi ascoltare in più ambiti diversi e possibili, ma come si può fare questo per la morte, l’ annullamento totale. La proposta dello svedese Henrik Nordvargr Bjork, (membro fondatore degli MZ 412 con cui diede la luce l’ agghiacciante “ Burning the temple of God” ) è l’annichilimento assoluto, una sorta di Black Ambient Industrial Drone, dove a prevalere è l’ oscurità assoluta, per farla breve, questo disco è buio come la pece, non c’ è speranza nelle otto tracce, non c’ è il ben che minimo spiraglio di luce, incominciando dalla copertina dove potete vedere una pila di teschi che vi fissano dalle loro orbite vuote.
Questo cd è stato concepito esclusivamente per chi dalla musica vuole e pretende emozioni fortissime e soprattutto da chi vuole provare a scherzare con i propri sentimenti più reconditi. Anche se di musica non si può parlare in questo caso ma bensì di suoni e sensazioni. Ora cercherò di farvi una panoramica sulle otto tracce anche se sarà un’ impresa ardua. Per prima cosa bisogna dire che l’ opera in questione è totalmente strumentale. La prima traccia intitolata “Awaken” per l’ appunto, e caratterizzata prevalentemente da una sinth che abbozza un riff lento e oscuro percepito a mala pena con degli improvvisi strappi. Ma è con la seconda traccia “Cellardwerder” che secondo il mio parere ci si addentra nel vero spirito di Awaken. Si inizia con un riff black di chitarra iperdistorto freddissimo e lento, la sensazione che vuole trasmettere è l’ esatto momento del trapasso da questa vita al nulla. E come trovarsi sul proprio letto di morte con i tuoi cari che urlano il tuo nome al capezzale, ma ormai è tardi e già non appartieni più a questo mondo. Il riff dura meno di un minuto dopo di ché si dà inizio all’ambient più buio e minimalista che io abbia mai sentito. La sensazione è quella di essere risucchiati all’interno di un vortice in chissà quale oscura parte dell’ universo, alla fine della corsa vi ritroverete in luogo buio dove in lontananza si odono come dei chiavistelli che per sempre intrappoleranno la vostra anima in questo limbo senza vita. Tutto il disco è permeato da un sinth alienante oscuro e plumbeo che amalgama alla perfezione tutte le tracce, urla di disperazione, rumori metallici in lontananza tribalismi lenti e campane a morto. Una traccia degna di nota è “ Hascimh” con una voce profonda e lenta che pronuncia parole arcane, per poi degenerare in violenti drone sadicamente posti fuori tempo e cognizione da far sobbalzare l’ascoltatore. L’ ultima traccia “ Seeds Of Blood” da sola vale l’ intero prezzo del disco. 17 minuti di agonia. Si inizia sempre con dei drone ritualistici, sinth asfissianti e cupi all’ inverosimile, per poi sprofondare in un abisso senza fine fatto di tom sincopati e lentissimi. Le urla sembrano riecheggiare attraverso le fetide e fredde pareti dell’ inferno, e come se il Nostro vi prenda per mano per farvi scandagliare insieme a lui l’ oscurità assoluta attraversando metafisici luoghi e dimensioni. Il disco si conclude con dei suoni sinistri che fanno presagire la fine di quest’ incubo.
Consiglio di ascoltare questo cd da soli, in una stanza completamente buia e con gli occhi chiusi. Vedrete la notte prendere forma e avvolgersi intorno a voi facendovi cadere in una sorta di trance, e come assaggiare per 55 minuti la morte. Dopo l’ ascolto incomincerete a vedere e a percepire il mondo con occhi diversi. Ad inizio recensione ho scritto che qualunque essere umano dovrebbe ascoltare questo cd ma purtroppo è stato limitato a sole 1000 copie che mai verranno ristampate. Consiglio di ascoltare questo disco (a chi ne ha la possibilità) prima di fare commenti. Giorgio “ GrigioO” Finiello
Carico i commenti... con calma